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 ITALIA - ITALIA - Prezzi fermi a dicembre. Pochi benefici per i consumatori dal calo dei costi delle materie prime alimentari
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Notizia 
31 gennaio 2009 0:00
 
Dati dell'Osservatorio prezzi e tariffe del ministero dello Sviluppo economico.
A dicembre il tasso di inflazione in Italia si è attestato al 2,2% su base annua, in flessione rispetto al mese precedente (2,7%). I prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,1% rispetto a novembre. Sul dato dell'ultimo mese incidono in misura prevalente il riassorbimento delle tensioni sui prezzi dei beni energetici e la debolezza della domanda delle famiglie.
I primi tre gruppi di prodotto per cui l'inflazione cresce di meno in Italia, rispetto alla media dell'Area Euro, sono i viaggi tutto compreso (10 punti percentuali), le attrezzature telefoniche e di telefax (4,3 punti percentuali) e i servizi di riparazione di mezzi audiovisivi e di apparecchiature fotografiche e per l'elaborazione delle informazioni (2,4 punti percentuali).
In Italia, in dicembre, si registra un aumento sensibile dei prezzi su base annua dell'olio di semi, della pasta, dei trasporti aerei, dei cereali, del gas, del riso, dell'energia elettrica. Significative sono le riduzioni di prezzo di numerosi beni hi-tech, delle benzine e degli altri combustibili, dei pacchetti vacanze.
La discesa delle quotazioni delle materie prime combustibili sta raffreddando la componente energetica dell'inflazione. Più lento ed incerto è, invece, il trasferimento ai consumatori del calo delle quotazioni delle materie prime alimentari.

 
 
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