In chirurgia e cardiologia, un certo numero di strumenti costosi come le sonde cardiache (tra 1000 e 3000 euro), impiegate in varie situazioni, sono di tipo "usa e getta". Questi dispositivi, adottati da una ventina d'anni, rappresentano senz'altro un progresso poiche' evitano il rischio d'infezione. Eppure, nel 2001, l'ex ministra tedesca della Sanita', Andrea Fischer, preoccupata sia per la spesa sanitaria sia per l'ambiente, fece votare una legge che autorizza il reimpiego di certi materiali sanitari a uso unico, previo adeguato ritrattamento. Il bilancio di questa legge, unica in Europa, a sette anni di distanza appare soddisfacente, secondo un rapporto pubblicato a marzo, anche se vi si legge che sarebbero necessarie indagini piu' approfondite e un certificato di qualita'.
In Francia l'Agenzia per la sicurezza sanitaria (Afssapas) dice che il tema non e' all'ordine del giorno. Certo e' che il mercato dei dispositivi sanitari a uso unico e' estremamente redditizio. Ma in Germania lo sta diventando anche la loro riabilitazione e sterilizzazione. E, secondo alcuni cardiologi, la concorrenza innescata dalla politica del ritrattamento ha gia' contribuito a far abbassare i prezzi di alcuni dispositivi a uso unico.