Appena tre anni fa, la Romania era il maggior Paese coltivatore di Ogm d'Europa: in modo piu' o meno legale vi si coltivavano 70.000 ettari di soja geneticamente modificata. Al momento d'entrare nell'Unione Europea questa pratica e' stata pero' interrotta perche' non autorizzata dall'Ue. Negli ultimi due anni e' stato introdotto il mais modificato; l'anno scorso erano 325 ettari, quest'anno ne sono stati pianificati 10.000. Ma il Governo ora ha dubbi, tanto che il ministro dell'Ambiente ha incaricato un gruppo di esperti perche' esamini l'opportunita' di coltivare il mais MON 810, l'unico Ogm ammesso e coltivato in 8 Stati Ue ma bandito in altri 4, tra cui l'Austria.
Il ministro Korodi ha infatti sposato in pieno gli argomenti degli austriaci, secondo cui ci sarebbero troppo pochi studi sulle conseguenze ambientali legati alla coltivazione di mais genetico; inoltre, prevale la convenienza economica del "bio" quando l'attivita' agricola e' caratterizzata da aziende piccole come in Austria e Romania.