Non si puo' punire la diffusione di idee o dottrine che negano il genocidio poiche' si violerebbe il diritto alla liberta' d'espressione, afferma Tribunal Constitucional con una sentenza. I giudici, pur avallando la costituzionalita' dell'articolo 607.2 del Codice Penale che sanziona la diffusione "con qualunque mezzo" di idee e dottrine giustificatrici del genocidio (nazista), dichiarano pero' non punibile la diffusione di argomenti che "negano" questi fatti. In sintesi, sia punita l'istigazione al genocidio, ma non la sua negazione. Sanzionare chi nega che certi fatti abbiano costituito un genocidio e' ledere il diritto d'espressione. "La mera negazione del delitto, di fronte ad altre condotte che comportano adesione di valore al fatto criminale, promuovendolo attraverso l'esternazione di un giudizio positivo, risulta in principio inconsistente".