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 ITALIA - ITALIA - Spot eutanasia. Le reazoni
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Notizia 
10 novembre 2010 13:08
 
"Permettere che si pubblicizzi un reato attraverso i mezzi di comunicazione, a noi pare inammissibile": e' quanto scrive 'Avvenire' a proposito dello spot pro eutanasia dell'associazione radicale 'Luca Coscioni' andato in onda su Telelombardia. "Il codice penale sanziona con chiarezza l'omicidio del consenziente, la fattispecie sotto la quale ricadono eutanasia e suicidio assistito", ricorda il quotidiano dei vescovi, che chiede che "l'Autorita' Garante delle comunicazioni faccia il proprio dovere senza esitazioni, fermando questa inutile provocazione".
Sottolinea 'Avvenire': "L'eutanasia in Italia e' illegale. Visto che in Parlamento quasi nessuno la vuole ammettere per legge, allora si prova a blandire l'opinione pubblica mostrandone il volto 'libertario' e 'pietoso' attraverso uno spot tv nel quale un malato terminale spiega pacatamente di voler scegliere come e quando farla finita. I Radicali tentano una nuova sortita per via mediatica e scavalcano la rappresentanza politica, ben sapendo che solo la loro proposta di legge sul 'fine vita' prevede esplicitamente l'eutanasia e dunque che sono del tutto isolati".
Per il quotidiano cattolico, "il chiaro intento e' di provocare un caso, aprire una breccia e azzardare la dimostrazione del trito teorema secondo il quale il Paese sarebbe piu' avanti del Palazzo e, manco a dirlo, della Chiesa, nell'esigere la codificazione di nuove 'liberta', compresa quella di farsi uccidere".

L'eutanasia 'e' un argomento che non si puo' piu' ignorare' anche perche' 'succede che i pazienti la chiedono e spesso viene praticata in modo sotterraneo e nascosto perche' la legge la vieta'. Cosi' il professor Umberto Veronesi, a margine di un seminario della Croce Rossa italiana sulla prevenzione dei tumori, commenta l'iniziativa dei Radicali di mandare in onda uno spot pro-eutanasia.
'Confesso che io non l'ho mai fatto - aggiunge Veronesi - ma capisco che e' un problema che va dibattuto anche se e' difficile avere una posizione definitiva. Ma non si puo' ignorare che quello che hanno gia' fatto Olanda, Belgio e Lussemburgo, o Germania e Scandinavia dove e' stata depenalizzata, cosa che sta per accadere anche in Spagna'.

"Mi rivolgero' personalmente all'Autorita' delle comunicazioni per sollevare la questione dello spot sull'eutanasia e chiedero' un intervento immediato per sospenderne la messa in onda anche in Italia. L'eutanasia nel nostro paese e' un reato. Pubblicizzare il fine vita non solo e' illegale, ma solleva una serie di questioni morali, politiche e sociali che e' intollerabile siano trattate con una pubblicita' commerciale sui mezzi di comunicazione. Ed e' ancora piu' vergognoso che a farsi promotore di questa iniziativa sia stato un partito di sinistra'. Lo dichiara il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri.
'E' questa la vera politica della sinistra? Diffondere la cultura della morte? Lo dicano chiaramente -afferma Gasparri- perche' su questi temi non e' ammessa alcuna ambiguita'. Si tratta di scelte di fondo sulle quali ciascuno ha il dovere di esprimersi con chiarezza e responsabilita'. Il governo Berlusconi lo ha gia' fatto con una propria agenda bioetica condivisa da tutto il Pdl. Mi auguro -conclude- che l'Agcom intervenga con immediatezza e si avvalga di tutti gli strumenti di legge per impedire che questo scempio continui ad essere diffuso sui media italiani".

 
 
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