In assenza di automobili, le strade emettono ancora composti inquinanti. E in quantità significative, secondo uno studio su Science Advances. Che stabilisce che le strade asfaltate producono "aerosol organici secondari", che contribuiscono all'inquinamento atmosferico tramite particelle fini, il cui diametro inferiore a 2,5 micrometri le rende particolarmente pericolose. Rimangono in sospensione nell'atmosfera e possono infiltrarsi nei nostri polmoni.

Riscaldando l'asfalto a temperature diverse, i ricercatori hanno osservato "che i prodotti correlati all'asfalto emettono miscele sostanziali e diverse di composti organici nell'aria, con una forte dipendenza dalla temperatura e da altre condizioni. ambientali", spiega Peeyush Khare, coautore dello studio. Sotto le temperature estive, queste emissioni si sono stabilizzate, ma sono anche persistite a un ritmo costante.

Allo stesso tempo, l'asfalto esposto a una luce solare moderata emette più composti. Un aumento fino al 300% per l'asfalto stradale. Questi risultati sono importanti "dal punto di vista della qualità dell'aria, soprattutto in condizioni estive calde e soleggiate", afferma Peeyush Khare. Tanto più che in città come Los Angeles, la formazione di aerosol organici secondari dalle pavimentazioni in asfalto è paragonabile alle emissioni dei veicoli a motore.

(articolo di Eléonore Solé, pubblicato su Futura-Planète del 03/09/2020)
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