Sono circa 750.000 i bambini olandesi dai 5 ai 15 anni -il 34,2% di quella fascia d'eta'- che a fine 2008 prendevano farmaci contro l'ADHD (deficit d'attenzione e iperattivita'). E' un numero enorme tenuto conto che l'incidenza di questo disturbo mentale riguarda il 5% nei Paesi sviluppati. In Olanda sarebbe un ragazzo su tre, e le autorita' sanitarie stanno cercando la spiegazione per l'aumento allarmante di prescrizioni di questi farmaci -per lo piu' derivati da amfetamine.
Il primo a richiamare l'attenzione e' stato l'ente nazionale responsabile del controllo delle ricette. Secondo i suoi dati, il 75% dei ragazzi che assumono psicostimolanti come Ritalin o Concerta sono maschi, il 25% femmine, ma tendente all'aumento. Varie le ipotesi del fenomeno: i prezzi bassi della versione generica dei farmaci; diagnosi piu' accurate che portano a questa sindrome mentre prima era catalogata in altro modo; viceversa, bambini curati come iperattivi quando in realta' non lo sono.
Trudy Dehue, psicologa e filosofa dell'Universita' di Groningen spiega che se per alcuni ragazzi il trattamento farmacologico e' opportuno, in molti casi servirebbe un approccio piu' sociologico che individuale: "Scuole piu' piccole; meno attivita' extrascolastiche; meno pressione per apparire migliori di quello che si e'; piu' spazio per giocare all'aperto".