I prezzi della fornitura d'acqua nelle grandi citta' sono "spesso abusivi", denuncia Ufc-Que Choisir nel suo nuovo rapporto. Dopo un primo studio condotto a gennaio 2006, basato su un sistema di calcolo discusso, l'associazione dei consumatori ha effettuato una seconda indagine in dieci agglomerati gia' contemplati (Parigi e Ile-de-France, Lille...) e in nove altre citta' (Marsiglia, Bordeaux, Tolosa...). Sulla base dei nuovi calcoli, l'associazione conclude che "i risultati variano molto poco", considerato che il margine medio degli operatori delle dieci citta' del primo campione e' sceso solo dal 33,2% al 30,6%. "Noi stimiamo che un tasso ragionevole debba situarsi tra il 15% e il 20% per le riserve e i profitti", spiega un responsabile di Ufc-Que choisir. Ben lungi da quello registrato in alcune citta': il margine e' del 58,7% per i 114 Comuni dell'Ile-de-France gestiti da Sedif, del 56,1% a Marsiglia, dove l'acqua e' "2,2 volte piu' cara di quanto costa".