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Cacciatori che sparano a civili. Normalità?
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25 settembre 2023 9:33
 

Notizia di ieri: Giocava nel giardino di casa ad Arezzo quando è stata colpita a una guancia da alcuni pallini da caccia: è accaduto ad una bambina di 3 anni che è stata portata in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi. Secondo le prime ricostruzioni a sparare sarebbe stato un gruppo di cacciatori che si era spinto a ridosso delle case.

Sapete perché questo accade e perché è colpa delle istituzioni? Per due motivi:
- esiste ancora la caccia;
- i cacciatori armati possono eludere le proprietà private che non sono recintate (e sembra che spesso eludano anche i recinti).

Sembra assurdo, ma nel 2023 dobbiamo stare ancora a parlare di caccia come sport, ché come attività di sussistenza degli umani, è da quel dì che siamo stati bravi a poterne fare a meno. Ma siccome i cacciatori sono lobby abbastanza forti, con l’indotto che si è creato intorno, è facile trovare politici che ignorano questi semplici dettati della vita (non ammazzare animali per sport) e si fanno un bacino elettorale.

Lo squallido è che questo viene fatto anche in nome di ambientalismo e diritti. Foraggiato anche dal fatto che le politiche faunistiche, in mano alle regioni, non sono in grado di controllare l’ambiente ed evitare, per esempio, che non ci sia una overrdose di cinghiali… non solo per le strade della periferia romana ma anche in molti paesi delle regioni maggiormente prone ai cacciatori, come per esempio la Toscana.

In questo contesto, va da sè che esista la legge che dà diritto ad un cacciatore armato di ignorare la proprietà privata e di spingersi anche sparando a vanvera con la conseguenza di incidenti come quello di Arezzo.

Una volta si diceva che per capire se un Paese è civile occorreva andare a vedere lo stato di pulizia dei suoi gabinetti pubblici. I più attenti hanno anche aggiunto il controllo di come vengono rispettate le leggi all’interno delle carceri. Aggiungiamo che lo stato di civiltà umana e giuridica va calibrata anche rispetto all’esistenza o meno di leggi che consentano ad alcuni invasati di girare armati e sparando nelle nostre campagne.


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