Sviluppatori in rivolta per la decisione di Apple di mettere al bando tutte le applicazioni 'per adulti' dal suo iPhone. Da venerdi' scorso, migliaia di applicazioni dal contenuto 'adult-themed' sono state rimosse, anche se alcune come Playboy sono sfuggite alla mannaia della censura.
La Apple si difende sostenendo che il bando per alcune di esse e' arrivato in base alle lamentele del clienti. 'Si era arrivati al punto che abbiamo ricevuto dei reclami da parte di donne che trovavano il contenuto di certe applicazioni degradante e discutibile, e di genitori che non volevano che certe cose venissero viste dai figli', ha detto il vice presidente del marketing di Apple, Phil Schiller, parlando con il New York Times.
Ma i piccoli sviluppatori temono gravi ricadute sui loro affari.
La Bbc cita il caso della ChilliFresh, una societa' australiana che realizza applicazioni per l'iPhone, inclusa la censurata Wobble che forniva foto di seni femminili.
'Sono preoccupato dal fatto che l'eco-sistema sia governato dai puritani e che non sia giusto nei confronti di tutti i partecipanti', ha commentato lo sviluppatore Jon Atherton. 'E peggio ancora per il fatto che tutto cio' non rappresenta una fonte sicura di guadagno. Ti possono mettere sul lastrico solo perche' hanno deciso di cambiare le regole'. La societa' e' scesa da un fatturato di 320 sterline al giorno a sole 5 sterline. Secondo Atherton, la Apple se fosse davvero seria nei suoi intenti di proteggere i minori dovrebbe consentire ai genitori di settare i controlli degli apparecchi dei figli ed ha invitato la compagnia a pubblicare le nuove norme in modo che gli sviluppatori possano capire cio' che possono e che non possono fare, facendo chiarezza sul perche' non tutte le 'apps' sexy sono state censurate.