Vietato l'anonimato. Per le elezioni locali dello Stato d'Australia del Sud indette per il 20 marzo, i commenti sui siti d'attualità che parlano di elezioni dovranno essere firmati con il vero nome dell'autore. Dal 6 gennaio, l'entrata in vigore di numerosi emendamenti a
Electoral Act di quello Stato impongono infatti che una persona "non può, nel periodo elettorale, pubblicare scritti o commenti su un candidato, un partito o soggetti dibattuti durante l'elezione (...) in un giornale pubblicato in Internet, sul sito di una radio o di una televisione (...) a meno che -il commento- non contenga il nome e l'indirizzo" dell'autore. Le pene previste sono piuttosto severe: un'ammenda da 1.250 a 5.000 dollari australiani (850-3.400 euro). Inoltre, i siti sono tenuti a conservare per sei mesi tutte le informazioni che consentano d'identificare l'internauta che ha scritto sul sito. Il perimetro d'applicazione definito dal testo è vago, e potenzialmente potrebbe riguardare anche i siti di socializzazione come Facebook e Twitter.