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 ITALIA - ITALIA - Antidepressivi. 1/3 non segue indicazioni medico
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12 ottobre 2011 15:18
 
Molti pregiudizi gravitano attorno alla sofferenza depressiva: oltre il 25% dei pazienti ha pregiudizi nei confronti degli psicofarmaci, accomunati alle sostanze stupefacenti, quindi ritenuti certamente dannosi, o al contrario investiti di aspettative magiche come se si trattasse di 'pillole miracolose'. E proprio rispetto ai farmaci, circa 1/3 dei pazienti con esperienze di terapie farmacologiche ha mostrato di non attenersi correttamente alle indicazioni del medico.
Gli errori di assunzione piu' frequenti sono l'utilizzo di dosi sub-terapeutiche, assunzione saltuaria, assunzione per periodi non adeguati (troppo brevi o troppo lunghi), sospensione improvvisa. Ognuna di queste scelte nell'ordine dell'autogestione si ripercuote negativamente sull'efficacia della cura. E' quanto evidenzia l'associazione per la Ricerca sulla Depressione che ha attivato, a partire dal 2005, un servizio che consiste nell'offrire un colloquio informativo, a titolo gratuito, a chiunque ne faccia richiesta. Il colloquio, spiega in una nota l'associazione, si svolge con uno psicologo e ha una durata di circa 45 minuti. Un tema frequentemente presente durante questi colloqui e sul quale sono richiesti chiarimenti da parte degli utenti e' quello relativo alla modalita' di cura della depressione: farmaci o psicoterapia? Proprio da questo tema ha preso le mosse la ricerca, riguardante un campione di 374 soggetti, tutti residenti A Torino, selezionati tra i 1.121 che hanno svolto un colloquio di orientamento con gli psicologi dell'associazione, in prevalenza donne (il rapporto e' di 2:1) e di eta' compresa tra i 40 e i 50 anni. Oltre meta' del campione aveva gia' consultato una o piu' figure sanitarie: nel 40% dei casi e' stato contattato il medico di medicina generale mentre lo psichiatra e' stato contattato in meno del 25% dei casi. In merito alle esperienze di cura pregresse o attuali, si e' riscontrata una netta maggioranza (55%) di terapie esclusivamente farmacologiche.
Piu' del 50% delle persone incontrate ha formulato delle aspettative di risoluzione della propria sofferenza perseguibili attraverso la via farmacologica mentre circa il 40% dei soggetti ha invece comunicato aspettative nei confronti della psicoterapia
 
 
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