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 BELGIO - BELGIO - Droghe e proibizionismo. Documento critico del Senato
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25 aprile 2024 0:19
 
Una valutazione della politica belga sulla droga ha prodotto un rapporto informativo approvato dal Senato, che evidenzia la necessità di riformare la legislazione belga in materia. Il rapporto evidenzia le sfide persistenti poste da un quadro giuridico obsoleto, rimasto sostanzialmente invariato per più di un secolo.

Leggi obsolete e sfide politiche
Come sottolinea il rapporto, l'attuale politica antidroga del Belgio affonda le sue radici in una legge risalente al 1921, che ha prodotto un sistema "poco chiaro e privo di trasparenza".

Questa mancanza di chiarezza non solo colpisce le forze dell’ordine, ma crea anche incertezza giuridica per tutti i cittadini, compresi quelli che fanno uso di droghe, sono in recupero o lavorano sul campo. Secondo il rapporto, questa ambiguità ha eroso la fiducia del pubblico nel sistema di giustizia penale, con molte persone che mettono in dubbio la legittimità delle politiche e dei regolamenti esistenti.

Il rapporto attira l’attenzione sulle tendenze globali, sottolineando che diversi paesi hanno adottato politiche di depenalizzazione della cannabis. Questo cambiamento di approccio ha scatenato discussioni in Belgio sull’efficacia e la rilevanza del mantenimento di leggi severe contro il consumo di cannabis. Inoltre, il rapporto ricorda l’aumento della potenza della cannabis negli ultimi tre decenni, con le concentrazioni di THC aumentate in modo significativo a causa della proibizione del prodotto.

Una delle principali rivelazioni del rapporto è la prevalenza del consumo di cannabis in Belgio, con circa un quarto della popolazione che ha utilizzato la droga e circa l’8% che mostra modelli di consumo problematici. Queste statistiche rendono urgente una revisione delle politiche esistenti per affrontare meglio le preoccupazioni sanitarie e sociali legate al consumo di cannabis.

Un panorama politico diviso e proposte di riforma
Le raccomandazioni formulate nel rapporto riflettono le profonde divisioni all’interno della politica belga sulla droga. Senza sostenere la depenalizzazione, il rapporto chiede la creazione di un nuovo quadro giuridico volto a garantire l’uguaglianza davanti alla legge e la prevedibilità della sua applicazione. Inoltre, il rapporto propone che le persone che consumano cannabis per scopi personali e che non disturbano l'ordine pubblico abbiano accesso a una consulenza psico-medico-sociale gratuita invece di sanzioni penali o amministrative.

Il dibattito sulla riforma della cannabis in Belgio riflette una serie di opinioni tra gli attori politici. I sostenitori della riforma, come Julien Uyttendaele del PS, criticano l'attuale quadro per il rafforzamento involontario degli elementi criminali. Uyttendaele sostiene approcci innovativi come i Cannabis Social Club per contrastare il mercato illecito.

Al contrario, gli oppositori, come il Movimento Riformatore, rimangono cauti, sottolineando i rischi per la salute associati alla cannabis. Philippe Dodrimont, del MR, sottolinea che la legalizzazione non ha avuto un impatto significativo sui tassi di consumo e sottolinea le preoccupazioni per la salute pubblica.

(Newsweed del 22/04/2024)

 
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