L'aspirina e' una pietra miliare nella terapia cardiovascolare, soprattutto in pazienti che hanno sofferto di un attacco. Ma le nuove raccomandazioni di un gruppo di esperti le fanno guadagnare terreno nella prevenzione dell'infarto cardiaco o cerebrale. Dalle pagine di Annals of Internal Medicine, US Preventive Services Task Force raccomanda l'uso dell'aspirina in modo piu' specifico e tenendo conto, per la prima volta, di fattori quali eta', sesso e patologia.
Negli uomini dai 45 ai 79 anni se ne consiglia l'uso per ridurre l'eventualita' di un primo attacco di cuore, e nelle donne dai 55 ai 79 anni per prevenire l'ictus o infarto cerebrale. In ambedue i casi e' prescritta l'aspirina se il beneficio risulta superiore al rischio di emorragia gastrointestinale. E poiche' si tratta di un rischio molto individuale, i pazienti ne dovrebbero parlare prima col medico.
I fattori di rischio cardiovascolare sono cinque: diabete, colesterolo alto, pressione arteriosa alta, obesita', tabagismo. Quanti piu' fattori sono implicati, tanto piu' benefica risultera' l'aspirina. "Benche' non lo si dica esplicitamente, avere almeno due di questi fattori dovrebbe suggerire di prendere l'aspirina", sostiene Valentin Fuster, direttore dell'istituto cardiovascolare dell'ospedale Mount Sinai di New York e presidente del Centro nazionale di ricerche cardiovascolari (CNIC) di Madrid. Anche se pone l'accento sul controllo dei fattori a rischio: la soluzione dei problemi non viene da piu' pasticche, ma dall'abbandono di comportamenti malsani, chiosa il professore.