Per anni, i Governi occidentali hanno utilizzato i supercomputer per creare armi da guerra nucleare. Oggi, un'azienda cinese usa queste poderose macchine nel regno della fantasia di World of Warcraft. I supercalcolatori, che sono un milione di volte piu' veloci dei pc da tavolo, continuano a essere degli strumenti indispensabili per immagazzinare dati dei laboratori e delle universita' nazionali in Usa, Giappone, Europa occidentale. Ma negli ultimi anni la riduzione di prezzo dei grandi sistemi ha consentito che una gamma molto piu' ampia di corporazioni ed enti -soprattutto in Cina e India- abbiano potuto acquisirli per ogni tipo d'impiego: dalla ricerca del petrolio ai processi di riproduzione di pellicole. Appena diciotto mesi fa, Cina e India avevano solo un sistema tra i 25 piu' veloci del mondo. Ora, nell'elenco dei 500 computer piu' rapidi, pubblicato il 17 novembre, la Cina occupa il decimo posto, ossia e' entrata nei Top10, mentre l'India puo' contare sulla tredicesima macchina per velocita', quella con cui il Giappone s'era guadagnato la leadership per tanto tempo. La presenza dei supercalcolatori nei Paesi emergenti la dice lunga sulle loro ambizioni, e anche sui mutamenti in atto nella scienza e negli affari.