"Il primo fuori legge di tutta questa vicenda e' lo Stato". E' intervenuta cosi' Emma Bonino, vicepresindente del Senato, alla conferenza stampa indetta dai Radicali e dai Comitati di immigrati, sotto la torre in via Imbonati a Milano dove dal 5 novembre scorso tre immigrati sono saliti per protestare contro la loro mancata regolarizzazione con la sanatoria per colf e badanti. "Lo Stato e' fuori legge - ha sostenuto - a partire dal rilascio e dal rinnovo dei permessi di soggiorno in cui tutte le procedure vengono violate. Non c'e' nessun rinnovo che avviene nei tempi previsti dalla legge e anzi si aspetta anche 15 mesi per il rinnovo. E' kafkiano che lo stato che per primo viola le sue leggi chieda agli immigrati di rispettare non si capisce piu' quale legge.
Visto che sono le stesse istituzioni che violano la loro. Hanno approvato una legge, seppur incostituzionale? Bene che almeno facciano il favore di applicare quella". La leader radicale ha ribadito come da mesi sia ferma in Parlamento una proposta per congelare la sanatoria e aprirla anche alle altre tipologie di lavoro. "Noi riteniamo incostituzionale la legge 2/2009 per violazione dei diritti della persona nel senso che prevedendo l'unica regolarizzazione di un mestiere, colf e badanti, discrimina le persone in base al mestiere - ha spiegato la leader radicale - e' come se si discriminasse rispetto al colore degli occhi piuttosto che al colore dei capelli o della pelle".