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 CINA - CINA - Internet. I perche' della censura cinese, tra interessi commerciali e timori per il Tibet
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9 gennaio 2009 0:00
 
La Cina prosegue e allarga la sua campagna per eliminare il contenuto 'volgare' da alcuni dei principali siti web tra cui i giganti americani MSN e Google. La campagna e' stata lanciata una settimana fa e continua ad essere promossa dalla stampa e dalla televisione statali.
In un servizio diffuso la scorsa notte, la televisione di Stato CCTV ha affermato che non tutti i 19 siti web accusati in un primo momento hanno rimosso il materiale 'volgare'. Uno di questi sarebbe Google. Nel servizio, per la prima volta il sito di MSN e' apparso tra quelli messi sotto accuse dalle agenzie di sicurezza cinesi.
Il rilancio della campagna ha coinciso con la denuncia da parte di alcuni esperti americani dei metodi repressivi della Cina che, affermano, non sollevano solo il problema dei diritti umani ma anche quello del protezionismo commerciale. Secondo gli studiosi Michael A.Santoro e Wendy Goldberg - che hanno inviato un memorandum al presidente eletto Barack Obama - '...per le imprese che producono informazioni e alta tecnologia, la censura funziona anche come barriera commerciale, imponendo delle limitazioni alle possibilita' delle compagnie innovative come Google, Yahoo! e Microsoft di competere sul mercato fornendo i loro prodotti piu' avanzati'. Secondo gli attivisti per i diritti umani la stretta della censura su Internet si spiega con l' avvicinarsi di anniversari delicati per la Cina come quello della rivolta tibetana del 1959 (in marzo) e quello del massacro di studenti a piazza Tiananmen (giugno).
 
 
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