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 USA - USA - Liberta' espressione. A giudizio ex-infermiere che dava consigli in Internet sul suicidio
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20 novembre 2010 9:44
 
Un ex infermiere che usava le chat room su Internet per istigare gli amici online al suicidio e' comparso davanti a un giudice del Minnesota dichiarandosi non colpevole e chiedendo di essere processato davanti a una giuria, stando a quanto riferisce la BBC online.
L'uomo, William Merchert-Dinkel, 47 anni, e' stato incriminato per la morte di Mark Drybrough, un cittadino britannico, e di Nadia Kajouji, una canadese. Nelle chat-line Merchert-Dinkel diceva di essere un'infermiera e usava pseudonimi come Lia Dao, Falcon Girl e Cami. Ai suoi interlocutori suggeriva vari metodi per passare a miglior vita e li incoraggiava al gesto estremo.
Mark Dryborough, 32 anni, originario di Coventry, si impicco' nel 2008 e dal suo computer la polizia inglese scopri' che prima di uccidersi aveva chiesto consiglio a Merchert-Dinlel. Nadia Kajouji nel 2005 si e' suicidata per annegamento, anche lei dopo essersi consultata con l'accusato.
Negli Usa il caso ha suscitato interrogativi non solo su eutanasia e suicidio assistito ma anche sui limiti della liberta' di espressione su Internet.
I legali dell'ex infermiere hanno fatto sapere che e' proprio sulla liberta' di espressione che intendono impostare la difesa del loro assistito.
 
 
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