La questione del matrimonio omosessuale in Francia arriva davanti al Consiglio costituzionale, chiamato da una pronuncia della Corte di Cassazione a decidere se le norme che lo vietano siano o meno in linea con i principi di uguaglianza sanciti dalla Costituzione.
La vicenda si era aperta il 24 agosto scorso, quando il tribunale di Reims, nel nordest del Paese, aveva posto una questione prioritaria di costituzionalita' sugli articoli 75 e 144 del Codice civile francese, che vietano i matrimoni tra persone dello stesso sesso. La richiesta e' stata giudicata 'nuova' e 'seria' dalla Cassazione, secondo cui il tema 'suscita oggi un forte dibattito nella societa' in ragione, in particolare, dell'evoluzione dei costumi e del riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso nella legislazione di numerosi Paesi stranieri'. La Corte ha quindi deciso di trasmettere il dossier al Consiglio costituzionale, che dovra' ora pronunciarsi sulla legittimita' del divieto di matrimonio omosessuale.
'Presto, forse - ha commentato all'agenzia France Presse l'avvocato Caroline Mecary, uno dei principali sostenitori della legalizzazione delle unioni omosessuali - la Francia rispettera' il principio di uguaglianza di trattamento, aprendo il matrimonio alle coppie dello stesso sesso, come gia' hanno fatto altri otto Paesi europei'.