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 ITALIA - ITALIA - Software pirata nel 50% dei pc
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Notizia 
18 novembre 2010 9:46
 
In Italia la metà del software installato sui computer di famiglie e aziende è illegale. Lo fa sapere un'indagine della Business Software Alliance e Idc. Il tasso di pirateria in Italia e' del 49%, contro il 20% degli Stati Uniti, il 25% del Belgio, il 28% dell'Olanda e il 27% del Regno Unito (in Europa peggio di noi fa solo la Grecia, vicina al 60%).
Software scaricato dalle piattaforme peer-to-peer, piu' o meno craccato, qualche volta con la complicità dei rivenditori di turno. Il problema è stato sollevato ieri da Microsoft, l'azienda più piratata del mondo, nella giornata dedicata al software genuino, il Consumer action day.
«Una riduzione del 10% della pirateria in un arco di tempo di quattro anni, genererebbe in Italia 7.500 nuovi posti di lavoro – racconta al Sole 24 Ore Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di Microsoft Italia – più di un miliardo di euro di entrate per l'erario e quasi 4 miliardi di euro in termini di ulteriore volume d'affari per l'intero settore Ict italiano».
Il più classico dei moventi alla pirateria è da ricercarsi nel costo del software, anche se negli ultimi anni i programmi di base sono su prezzi più abbordabili. Senza contare che, in molti casi, è possibile scegliere software open source (a partire da Linux, in tutte le sue declinazioni consumer).
 
 
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