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 MONDO - MONDO - Vendite al dettaglio. -1,45% per furti ed errori
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18 ottobre 2011 12:53
 
Il valore delle perdite nel settore della vendita al dettaglio in Italia si aggira intorno ai 3,5 miliardi di euro, secondo quanto emerge dal Barometro Mondiale dei Furti nel Retail 2011, ricerca presentata oggi e condotta in 43 paesi dal Centre for Retail Research, patrocinata da Checkpoint Systems.
In particolare, secondo l'indagine, il taccheggio, le frodi da parte di dipendenti e fornitori, la criminalita' organizzata e gli errori amministrativi hanno rappresentato nel 2011 un costo globale per il settore distributivo pari a 88,878 milioni di euro, equivalente all'1,45% delle vendite. Secondo lo studio, la percentuale di differenze inventariali - ossia delle perdite causate da furti di clienti e dipendenti ma anche da errori amministrativi - ha subito un aumento del 6,6%, il piu' alto mai registrato dall'indagine a partire dal 2007.
In Italia, le perdite hanno raggiunto un valore di circa 3,5 miliardi, ossia l'1,37% del fatturato del settore. Rispetto al 2010, l'Italia ha aumentato le differenze inventariali del 7%, superando la media globale del 6,6%.
Responsabili, soprattutto, i clienti, con il 52,7% dei taccheggi realizzato da bande organizzate o da ladri non professionisti. 'La criminalita' nel retail - spiega Joshua Bamfield, Direttore del Center for Retail Research e autore dello studio - costa in media alle famiglie dei 43 Paesi presi in esame una maggiorazione di 149 euro sul conto della spesa, cifra in aumento rispetto ai 139 euro dello scorso anno. In Europa, tale cifra e' di 150 euro, mentre in Italia la tassa invisibile che le famiglie sono costrette a pagare sale addirittura a 175,31 euro, circa 12 euro in piu' rispetto al 2010'.
La classifica dei prodotti piu' rubati - in Italia cosi' come nel resto del mondo - vede al primo posto gli accessori di lusso, seguiti da prodotti Hi-Tech e dai profumi
 
 
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