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Non mi fanno entrare per seguire un evento anche se ho pagato il biglietto. Lo possono fare?
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4 ottobre 2023 12:28
 

E’ successo nei giorni scorsi a Firenze. L’evento era un partita di calcio amatoriale della Fiorentina, biglietti in vendita a 10 euro. Un signore acquista online ma non lo fanno entrare perché riconosciuto come giornalista che in precedenza aveva scritto commenti non graditi ai padroni della Fiorentina calcio. Il signore non era lì come giornalista. 

Chi ha vietato l’ingresso rischia una multa da 500 a 3000 euro visto che l’art.187 del Regolamento del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza stabilisce che gli esercenti non possono, senza legittimo motivo (sicurezza pubblica, attività illecite e abbigliamento sconveniente…). Il nostro utente non rientrava in nessuno di questi casi. Vedremo quindi dopo l’auspicabile denuncia cosa succederà.
Al di là del caso specifico, si tratta però di episodi che accadono. Per esempio, in discoteca ti fanno entrare solo se sei donna o uomo accompagnato con donna, in un ristorante o in albergo non fanno entrare un bambino, etc. Poi ci sono i casi più estremi, tipo divieto di ingresso per rom, etnie umane non gradite, etc.

Tutti divieti che la legge non ammette.

In questi casi si può anche chiamare la forza pubblica… ma, siccome crediamo che sia difficile un loro intervento in casi del genere, conviene documentare (anche con video e testimonianze) cosa è accaduto e presentare denuncia, considerano anche che se il divieto viene esercitato con l'uso della forza, si può denunciare anche per violenza privata.

Un’ultima chiosa sul caso fiorentino e l’evento sportivo.
Il regolamento della lega nazionale calcio stabilisce chi può o meno documentare la partita all’interno dello stadio e tutti i club vietano anche i semplici servizi di informazione (ripresa degli spalti dei tifosi, per esempio) all’interno degli stadi (causa diritti venduti ad altri in esclusiva). E’ bene ricordare che l’art.21 della Costituzione (diritto all’informazione) vale sempre nel suo duplice significato di diritto ad informare, anche in forma di cronaca, e di diritto ad essere informati e di ricercare informazioni. Crediamo che gli operatori dell’informazione dovrebbero ricordarselo per farlo ricordare a chi vieta loro di svolgere i servizi di cronaca.

Qui il video sul canale YouTube di Aduc


 
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