SAREBBE UN IMPEGNO PRESO DAL LEADER DEL CENTRO-DESTRA IN UN INCONTRO PRESSO UNA COMUNITA' DI TOSSICODIPENDENTI. ONOREVOLE BERLUSCONI … MA SA DI COSA STA PARLANDO? SPERIAMO DI AVERLA MALE INTERPRETATA.

Firenze, 24 Luglio 2000. Il leader dello schieramento del centro-destra, l'on. Silvio Berlusconi, in un incontro con dei giovani tossicodipendenti in cura presso una comunita' di Conegliano Veneto, avrebbe detto che, quando tornera' al Governo, mettera' fuori legge il metadone, "la falsa cura che non permette a nessuno di lottare per riconquistare la propria dignita'".
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Quella della tossicodipendenza e' una problematica a cui prestiamo notevole attenzione, sia per i diritti dei malati dipendenti da sostanze illegali che non hanno le cure adeguate, sia per la comunita' che, in termini di ordine pubblico e incremento della piccola e media delinquenza, paga un prezzo altissimo.
Se quello che ha detto l'on.Berlusconi e' vero, e non corrisponde ad una forzatura di chi -don Gigi Vian- ha narrato l'episodio ad un giornalista di un quotidiano del nord, ci viene spontanea una domanda: sa di cosa sta parlando? Sa cosa significa oggi il metadone nella cura della tossicodipendenza? Sa quanti tossicodipendenti, grazie alla terapia con questa sostanza, sono stati strappati dalla criminalita', dal carcere, dalla strada? Sa che grazie alla stessa pratica terapeutica per cui oggi viene usato il metadone, in Paesi come la Spagna (il cui Governo e' elogiato un giorno si' e l'altro pure dallo stesso on.Berlusconi) si e' dato il via alla sperimentazione di distribuzione controllata di eroina nella narcosalas? Sa che questa sperimentazione avviene, con successo, gia' in Svizzera, Germania, Olanda, Gran Bretagna, sponsorizzata anche da Governi di centro-destra? Sa che questa stessa logica e' usata dal ministro della Sanita', che si sta impegnando per l'uso terapeutico della morfina negli ospedali, o l'on.Berlusconi -per partito preso- qualunque cosa faccia il ministro Veronesi, la reputa negativa?
Ci scusiamo per questa mitragliata di domande, ma quando leggiamo che la politica di riduzione del danno non servirebbe al recupero della dignita' da parte di un malato, ci viene il dubbio sulle informazioni di chi parla. Ci verrebbe anche da pensare che chi parla lo stia facendo pensando al suo concetto di dignita', e vorrebbe che tale fosse per tutti, ma vogliamo essere positivi e credere in una incomprensione e interpretazione faziosa del narratore.