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ADOZIONE BAMBINI
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Comunicato 
6 luglio 2000 0:00
 


LA COMMISSIONE DEL SENATO HA DECISO CHE E' MEGLIO SACRIFICARE L'AMORE AL CINISMO DEL POTERE CONFESSIONALE. MA NON TUTTO E' PERDUTO: OGNUNO VOTI SECONDO COSCIENZA E NON SECONDO BOTTEGA.

Firenze, 6 Luglio 2000. La commissione senatoriale in materia di infanzia, ha votato perche' solo le coppie legate dal vincolo del matrimonio possano adottare un bimbo. Ci sono state anche voci discordanti, che chiedevano che l'adozione fosse possibile anche da parte di persone che vivono sole o in coppia col solo vincolo dell'amore, ma sono rimaste voci, che, forse, si faranno risentire quando il provvedimento verra' dibattuto nell'aula parlamentare.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
I parlamentari che hanno dato questo voto, probabilmente, non sono mai stati un orfanotrofio, oppure, nelle loro vacanze nei Paesi del Sole del Terzo Mondo, si sono limitati al percorso tra l'aeroporto e il villaggio turistico, magari in un taxi con i vetri oscurati che non consentissero la visione di cio' che c'era all'esterno.
Non ci viene in mente altra immagine per cercare di capire cosa ci sia dietro e dentro questa miseria umana che, in virtu' del potere confessionale, passa come un carro armato sopra le centinaia di migliaia di bimbi che chiedono di essere adottati, e le altrettanto decine di migliaia di persone che ne vorrebbero adottare uno, profondedogli tutto il loro amore.
Questa situazione non e' determinata da un approccio religioso o ideologico al problema. Il fatto che qualcuno sia cattolico della Chiesa Romana, per esempio, non puo' automaticamente far si' che pensi alla necessita' di un contesto matrimoniale per adottare un bimbo. Probabilmente il suo credo religioso fa intendere questo, ma non ne fa legge e imposizione per altri e per se stessi, specialmente, poi, di fronte a bimbi che, in alternativa, resterebbero senza sostegno e senza amore di un adulto.
Quanto succede, invece, e' frutto del cinismo di un potere confessionale che, pur di affermarsi nel suo modo piu' apparente e storicamente riconoscibile, e' disposto a tutto.
Ormai la commissione in materia di infanzia ha gia' votato, ma tutto e' ancora da definire e ultimare, e daremo battaglia fino all'ultimo minuto valido perche' ognuno voti guardando la sua coscienza e non i meri interessi di bottega partitica.
 
 
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