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BENZINA, RINCARI E SCIOPERI
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Comunicato 
10 novembre 1999 0:00
 


IL GOVERNO SI FA MALE DA SOLO ANCHE SENZA LO SCIOPERO, CHE A QUESTO PUNTO, SE CONFERMATO, SARA' SOLO CONTRO I CONSUMATORI.
UN INVITO AI BENZINAI: CAVALCARE LA SITUAZIONE PRENDENDO DI MIRA LA RADICE DEL PROBLEMA: IL MERCATO DROGATO DAL DUOPOLIO STATO/UP, E ALLEANDOSI CON I CONSUMATORI.

Firenze, 10 Novembre 1999. La benzina continua ad aumentare al dettaglio, come riflesso dell'aumento del greggio, mentre le associazioni dei dettaglianti confermano lo sciopero di 16 giorni.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Il mercato sta facendo giustizia da se', contro l'effimero e propagandistico provvedimento del Governo che aveva diminuito di 30 lire al litro il suo guadagno fiscale sulla benzina. Ed e' una giustizia, come sempre in Italia, che arriva grazie a situazioni e pressioni che vengono dall'esterno del Paese: l'incapacita' di prevenire e quella di curare, sono due peculiarita' genetiche che distinguono nel mondo i nostri Governi.
In questa situazione perde decisamente potenzialita' lo sciopero dei benzinai: se volevano attirare l'attenzione e creare difficolta' al Governo, non c'e' piu' bisogno di scioperare, perche' il Governo le difficolta' sulla materia se le crea quotidianamente con il suo continuo non-scegliere di affrontare il problema alla radice.
Inoltre se le dissertazioni del prof. Gino Giugni sulla precettazione dei benzinai in caso di sciopero finiranno per essere prese in considerazione -scrivendo una nuova triste pagina giuridica- il danno non si limitera' ai benzinai costretti a lavorare, ma al castello giuridico e normativo delle liberta' civili e sindacali.
In questo contesto, se lo sciopero sara' attuato, ci sara' solo un danneggiato, il consumatore. I benzinai possono anche distribuire milioni di volantini nelle stazioni di servizio, ma non convinceranno mai il consumatore che e' giusto avere difficolta' di approvvigionamento.
A nostro avviso, anche perche' i consumatori divengano alleati dei dettaglianti, occorre fare un salto di qualita', guardando leggermente oltre il proprio naso: quale migliore occasione per rimettere in discussione, con una grande campagna di sensibilizzazione pubblica, tutto il sistema di produzione e distribuzione, bloccato sul duopolio Stato (AgipIp) e Unione Petrolifera? Un blocco di mercato che impedisce la concorrenza, a danno di dettaglianti e consumatori, e a solo vantaggio dei camerieri dell'UP e di uno Stato ingordo che guadagna due volte, come produttore/venditore e come esattore fiscale, con l'aggiunta che le regole del gioco le fa lui a suo vantaggio e contro i suoi concorrenti che, per sopravvivere, si trasformano per l'appunto in camerieri.
Lo scardinamento di questo blocco non potra' che portare vantaggi a chi consuma e vive grazie alla benzina, a svantaggio di coloro che, invece, la usano solo per procrastinare privilegi arcaici e sacche di potere monopolistico. Ma se non si comincia a farlo, coinvolgendo gli interessati, e si continua invece a guardare solo al proprio borsellino quotidiano (che, scioperi o non scioperi, in questa situazione non puo' che rimpicciolirsi a vista), si restera' al palo di tortura.
 
 
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