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Comunicato 
17 luglio 2000 0:00
 


SCIENZA E INFORMAZIONE O RISERVA ELETTORALE SULLE SPALLE DEI CONSUMATORI?

Firenze, 17 Luglio 2000. La presa di posizione del commissario europeo all'Ambiente per la sospensione della moratoria sulla ricerca biotech, sta apparentemente scatenando un putiferio, ma mai come in questo caso l'avverbio "apparentemente" ha un valore.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Abbiamo l'impressione che sulle spalle e sulle politiche dei consumatori si stia giocando la presunta fortuna elettorale del partito dei Verdi, che estremizza una situazione che, invece, per essere compresa dai diretti interessati (i consumatori), ha solo bisogno di informazione e serenita'.
Noi non siamo tanto sicuri che le manipolazioni genetiche alimentari siano tanto dannose alla salute umana e all'equilibrio dell'ecosistema. Questo ci deriva dal far tesoro di un metodo -l'informazione- che applichiamo a tutto, senza il presupposto che ci sia il buono e cattivo, ma, invece, che il buono e il cattivo ogni consumatore e' in grado di sceglierselo da solo, a patto che, ovviamente, ci sia un'informazione che glielo consenta.
Noi non sappiamo -per esempio- se per favorire la coltivazione di una lattuga sia meglio continuare con i pesticidi chimici o intervenire perche' la sua struttura genetica diventi inattaccabile da chi gli vorrebbe impedire la crescita. Non solo. Ma mentre sappiamo quanto male possano fare i pesticidi, non sappiamo altrettanto dei trattamenti genetici. E, siccome non ci convincono le urla, i dogmi, gli assalti ai Mac Donald's, vorremmo saperne di piu' attraverso l'informazione che, se la sperimentazione e' in moratoria in attesa di essere vietata, non potra' mai sortire il suo effetto.
Lo scorso aprile abbiamo fatto sentire la nostra voce per protestare sulle modalita' con cui l'Ue aveva deciso di etichettare i cibi transgenici, con quel margine di tollerabilita' dell'1% di non-dichiarazione che fu giustificato con gli alti costi a cui si sarebbe dovuti andare incontro per definire la presenza dei trattamenti al 100%: non c'e' costo che tenga per l'informazione sulla salute!
Lo ribadiamo fortemente anche oggi, associandoci alla richiesta di sospensione della moratoria. Proibire serve solo ad alimentare ignoranza e clandestinita', al di fuori dei controlli della legge, predisponendo una sola vittima, il consumatore, che, invece, da adulto e consapevole com'e', ha solo bisogno di informazione, e di decidere in liberta'.
 
 
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