UN "FURTO" LEGALIZZATO. LA TASSA SULLA TASSA.
Roma, 17 ottobre 2000. Tra canone e tasse la bolletta del gas raddoppia. Un caso esemplare -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- ci e' stato sottoposto da un nostro associato, per la bolletta del gas del bimestre agosto-settembre (le cifre sono arrotondate e si riferiscono ad un contratto promiscuo, cucina e riscaldamento): il consumo e' pari a £ 47mila lire ma la bolletta e' di £ 89mila lire, la differenza, 42mila lire, sono tasse. Come si arriva al totale e' presto detto. Il canone (quota fissa) e' £ 10.000 (un balzello che in questo caso incamera l'Italgas), l'imposta di consumo e' di £ 13mila lire, l'imposta addizionale e' di £ 4mila lire. Sul consumo e sulle imposte si applica l'IVA del 20%, vale a dire che si paga l'IVA non solo sul consumo ma anche sulle imposte, cioe' ad una tassa, le imposte, si applica un'altra tassa, l'IVA: una tassa sulla tassa. Insomma le tasse e il canone raggiungono il 48% della bolletta, mentre il restante 52% rappresenta l'effettivo consumo. Cosa dobbiamo dire ai nostri governanti, che si dilettano in vessazioni? Che sono dei vampiri? Che tutto cio' e' ignobile e non degno di un paese civile?
Il prossimo anno ci svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento e certamente quello delle tasse esose e' un tema che sara' al centro della campagna elettorale. Chi vorra' assumere una iniziativa per rendere ai contribuenti quanto gli viene "legittimamente" estorto?