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IL CANONE DI TELECOM
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Comunicato 
15 ottobre 2000 0:00
 


SI STA PREPARANDO UNA DELLE PIU' GROSSE FREGATURE IN NOME DELLA LIBERALIZZAZIONE: LA REITERAZIONE DELL'OBBLIGATORIETA' DEL CANONE.
L'ADUC INTERESSA L'AUTORITA' TLC. Firenze, 15 ottobre 2000. La reiterata richiesta di aumento del canone telefonico da parte del presidente di Telecom, e la comprensione manifestata dal ministro delle Comunicazioni, sembrano i segnali premonitori di un pateracchio che si sta per mettere in atto sulle spalle dei consumatori.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Sia Colaninno che Cardinale, nel presentare e condividere i conti del primo, sembra che diano per scontato che il canone sara' sempre obbligatorio. A noi risulta che e' in via di definizione la nuova proposta di Telecom all'Autorita' Tlc per l'affitto dell'ultimo miglio agli altri operatori di telefonia fissa, ragion per cui il canone obbligatorio oggi pagato al gestore monopolista dovrebbe venir meno, e restare a discrezione dei singoli operatori, delle offerte che decideranno di fare al mercato per meglio invogliare i consumatori a scegliere un gestore piuttosto che un altro. E questa offerta e decisione, secondo gli "inviti" della Commissione Europea, dovrebbe essere conclusa entro al fine dell'anno.
Invece, da come insiste il presidente della Telecom -e da come gli fa da spalla il ministro delle Comunicazioni- sembra proprio il contrario: un canone che dovra' essere corrisposto a Telecom eternamente, e sui cui, l'attuale gestore monopolista vuol continuare a fare i suoi calcoli di proventi sicuri e garantiti.
Per questo abbiamo l'impressione -fortemente motivata- che siamo in presenza dei passi definitivi per la piu' grossa fregatura sia verso i consumatori che verso gli impegni liberalizzatori presi dal nostro Paese in piu' sedi e ripetuti a turno da questo o quell'altro ministro, salvo, poi, fare l'esatto contrario.
Non vorremmo che a questo gioco sporco si prestasse anche l'Autorita' delle Telecomunicazioni, trovando chissa' quali motivazioni per giustificare la continuita' del canone obbligatorio a Telecom, o anche a qualche altro gestore, ma pur sempre obbligatorio, per cui, sempre Telecom, pur se indirettamente, ne godrebbe gli stessi vantaggi rispetto ad una riscossione diretta.
Per questo motivo inviamo all'Autorita' del prof.Cheli queste considerazioni, auspicando che, della nostra attenzione e della nostra diffidenza, ne faccia tesoro.
 
 
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