testata ADUC
CASINO' PER L'UNIONE NAZIONALE DEI BISCAZZIERI
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
2 dicembre 2000 0:00
 


E' LO STATO PROTETTORE DEI SUOI SUDDITI

Firenze, 2 Dicembre 2000. Sembra proprio che questa volta i casino' diventeranno una realta', passando dall'alveo delle promesse elettorali dei deputati di provincia alle vere e proprie casse dello Stato, perche' -ovviamente- non potranno che essere di Stato: il babbo biscazziere non si farebbe mai sfuggire di mano un'opportunita' cosi' ghiotta. Si tratta di un annuncio del piu' importante partito della maggioranza di governo (Ds), che avrebbe raggiunto un accordo con l'opposizione e presentato i relativi emendamenti alla Finanziaria: un casino' per ogni regione.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
A fronte di coloro che grideranno allo scandalo per l'azzardo che diventa pseudo-legale (ipocriti consapevoli: come se il gratta-e-vinci o il prossimo Bingo fossero giochi d'abilita'), merita rilevare tutta la tristezza e lo squallore di questo compromesso politico per l'unione nazionale sui casino' di Stato: roba da Cnl (Comitato nazionale di liberazione) dopo la fine della seconda guerra mondiale, con il senatore Enrico Morando (il responsabile economico dei Ds che ha annunciato l'accordo) nelle vesti di un novello Ferruccio Parri? Beh, visto come l'Italia ha proseguito il suo cammino dopo la sconfitta bellica, e visti i tempi di crisi della contrapposizione tra due blocchi politici (elezioni Usa docet), questa inattesa unione puo' essere la premessa per nuovi modelli; e forse non e' un caso che avviene per l'affermazione di un monopolio su cio' che ognuno dei proponenti -nelle varie omelie di riverenza alla religione di Stato- condanna come lesivo della purezza del suddito: e' lo specchio dell'Italia, nel suo ramadan cattolico delle coscienze pulite fino al tramonto e licenziose fino all'alba.
A noi il cosiddetto gioco d'azzardo non fa ne' caldo ne' freddo, ma ci preoccupa quando e' vietato e, nello stesso tempo, solo concesso allo Stato: il metodo migliore per non stroncare la malavita che ci prospera e confermare il duopolio di un finto mercato tra quest'ultima e lo stesso Stato.
Non sappiamo se i timidi dissensi del ministro delle Finanze riusciranno a far desistere i presentatori e, soprattutto, i votanti in Parlamento, ma, quand'anche avesse un risultato, saremmo di fronte a nuovi bordelli di Stato, cosi' come le "case chiuse" di un tempo, pronte ad essere prese di mira dei moralizzatori diurni e frequentatori notturni: e' lo specchio dello Stato protettore dei suoi sudditi.
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS