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CLIENTI TIN.IT E NAVIGATORI INTERNET
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Comunicato 
3 luglio 2000 0:00
 


COME COSTRUIRSI UN'IMMAGINE CON LE BUGIE.
FINTI CAPITALISTI, CON FINTE STATISTICHE PER ALTRETTANTI FINTI CONSUMATORI.

Firenze, 3 Luglio 2000. Nell'ambito dell'assemblea per l'approvazione del bilancio del Gruppo Telecom, l'amministratore delegato ha trionfalmente informato che i clienti di Tin.it, allo scorso 25 giugno, hanno superato la soglia di 3 milioni di unita'.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Cogliamo l'occasione per fare un po' di chiarezza, sul business delle Telecomunicazioni come sul numero dei navigatori di Internet.
Quello che dice Roberto Colaninno e' la ormai tradizionale bugia che viene utilizzata da tutti gli operatori per acquisire in immagine e, di conseguenza, falsare i dati sulla frequentazione della Rete. Non sappiamo cosa l'amministratore della Tin intenda per clienti, ma e' certo che nei tre milioni e passa sono inclusi anche tutti coloro che si sono registrati gratuitamente, senza cioe' pagare un canone per usufruire dei servizi di Internet Provider di Tin: registrazioni che ci sembra decisamente azzardato annoverare nell'ambito dei "clienti", perche', singolarmente, rappresentano un onere e non un ricavo. La stessa cosa che succede per tutti gli altri Internet Provider che danno accesso gratuito ai loro router (Tiscali, Dada, Infostrada, e altri), e che dei numeri di "abbonati" se ne vantano un giorno si' e l'altro pure.
Questo porta a far si' che, dati tipo 9 milioni di navigatori in Italia -diffusi solo qualche giorno fa- non solo vanno presi con il "ben dell'inventario", ma sono decisamente falsi, perche' per la loro determinazione non si e' fatto altro che sommare gli abbonati di tutti gli Internet Provider, volutamente dimenticando che, grazie agli abbonamenti gratis, non e' affatto marginale il fenomeno di navigatori che abbiano collezioni di abbonamenti con quasi tutti i fornitori di accesso ad Internet: sia per vezzo collezionistico e paranoie di multi-identita' in rete, che per sicurezza di disponibilita' in qualunque momento (il servizio spesso scadente ed intasato dei router ad accesso gratuito, fa si' che per entrare in rete conviene provare "quello che va meglio" in quello specifico momento).
I 3 milioni di clienti di Colaninno fanno parte di questa storia, e invece di dare corposita' al fenomeno per meglio comprenderlo nelle dinamiche e prospettive, sono fumo negli occhi e mistificazione del mercato.
Questo succede nel Belpaese delle finte privatizzazioni e liberalizzazioni: nella stessa Telecom il Governo -tramite il Tesoro- e' ancora presente con un pacchetto di 5 mila miliardi, che, se sono "solo" il 4%, per il fatto stesso di averle e quindi essere azionista, gli conferisce quel potere di golden share che puo' essere usato solo in alcune circostanze che, pero', sono decise dallo stesso Governo.
E' evidente che a finzione si aggiunge finzione, per cui il finto capitalismo e' sostenuto da finti successi certificati da finte statistiche, per meglio abbindolare i consumatori, che sono a loro volta finti perche' privati del loro potere di scelta e condizionamento nella maggiorparte dei servizi e prodotti di larga diffusione e uso.
 
 
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