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CONTROLLI SULLA QUALITA' DELL'ECSTASY
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Comunicato 
22 giugno 2000 0:00
 


LO PROPONE IL MINISTRO FRANCESE DELLA CULTURA. DOVE SONO E COSA DICONO ALTRETTANTO AUTOREVOLI GOVERNANTI ITALIANI?
IN ONORE DEGLI EQUILIBRI DI GOVERNO, CI PREPARIAMO AD UNA NUOVA ESTATE CON DRAMMI E MORTI CHE POTREBBERO ESSERE EVITATI, ANCHE SOLO SEGUENDO IL CONSIGLIO DEL MINISTRO LANG.
L'ADUC CHIEDE AL MINISTRO ITALIANO DELLA SANITA' DI SEGUIRE IL CONSIGLIO DEL SUO COLLEGA FRANCESE.

Firenze, 22 Giugno 2000. Il ministro francese della Cultura, Jack Lang, in un'intervista ad un quotidiano francese, ha detto che sarebbe meglio se, associazioni ad hoc sostenute dal Governo, controllassero la qualita' delle pasticche di ecstasy che i giovani prendono in varie occasioni; si eviterebbero tagli con sostanze pericolose, e i conseguenti pericoli. "I giovani non devono rovinarsi la salute prendendo porcherie. Visto che le droghe le prendono, tanto vale che siano analizzate. E' il prezzo da pagare per la salute dei giovani".
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Una presa di posizione decisamente coraggiosa per un ministro francese, perche' oltralpe vigono leggi che fanno sembrare liberali quelle italiane, e il suo Governo, in materia, e' uno dei piu' proibizionisti e bacchettoni che la politica francese ricordi. A parte altri rari personaggi, in quel Paese, sulla materia, c'e' una sorta di coprifuoco.
Ma qui in Italia, e' peggio. Perche', oltre al coprifuoco ci sono le "sparate" a singhiozzo di questo o di quell'altro autorevole personaggio di Governo, ma mai che dal parlare si passi ad una proposta, o ad un dire tipo "io farei cosi'". In nome degli equilibri di Governo si sacrifica tutto, anche il buon senso. Perche' e' di questo che si tratta: buon senso.
I vari personaggi favorevoli, ogni tanto, ci ricordano che si sono anche fatti qualche spinello, ma tutto finisce li'.
E siamo di nuovo in estate, dove tutti hanno piu' tempo libero e si dedicano allo svago, tra cui anche situazioni in cui circolano spinelli e pasticche di vario tipo.
Quello che chiediamo al ministro della Sanita', e' una banale opera di prevenzione, mettendo in pratica cio' che suggerisce Jack Lang -e che gia' avviene davanti alle discoteche britanniche: controllare che cio' che sara' ingerito, al di la' dei soliti effetti piu' o meno eccitanti, non sia una pozione mortale. Non chiediamo poliziotti davanti alle discoteche -anche perche' in Italia prendere sostante stupefacenti non e' un reato- ma persone qualificate che consiglino chi vuol essere consigliato. E, ovviamente, chiediamo campagne di informazione sull'esistenza di questo servizio.
Per farlo non occorrono leggi, non occorre infiammarsi in Parlamento, ma solo la buona volonta' di una politica sanitaria preventiva che parta dalle abitudini degli amministrati. Non farlo sarebbe nascondersi davanti all'evidenza, e -come i precedenti ministri della Sanita'- prepararsi solo a gridare quando ci scappa il morto o il quasi-morto.
 
 
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