SOSPENDERE L'ATTIVITA' DI SOCCORSO DEI MINISTERI DEGLI INTERNI, AMBIENTE E LAVORI PUBBLICI, E, SOTTO LA RESPONSABILITA' DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, AFFIDARLA ALL'ESERCITO.

Firenze, 16 ottobre 2000. Purtroppo ci sembra di leggere e ascoltare le stesse cose del 1994, con le stesse premesse e promesse, ma con nuovi disastri e nuove vittime.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E non abbiamo alcuna intenzione di aggiungerci al coro dell'emergenza che tutto cancella, ma vogliamo sapere e avere garanzie che si stia facendo, non il possibile, ma il giusto. Ma questo non c'e': la corsa ad esserci e ad aiutare e' indispensabile, ma non basta a cancellare le responsabilita' o a giustificare lo scaricamento di queste stesse responsabilita' su questa o quell'altra amministrazione locale.
Per questo non ci fidiamo assolutamente di chi, nel Governo, dovrebbe dare disposizioni: ministri degli Interni, Ambiente e Lavori Pubblici. Si sono dimenticati di quelle zone prima del disastro, perche' dovrebbero essere capaci a gestire l'emergenza? Hanno dimostrato che non e' roba per chi, invece di governare, passa molto del suo tempo alla costruzione alchemica degli schieramenti politici che dovrebbero servire a riconfermarli alle prossime elezioni.
Non ci fidiamo. Per questo chiediamo al presidente del Consiglio di assumere direttamente la responsabilita' degli aiuti, sospendendo qualunque potere di questi tre ministeri per l'occasione, affidandoli all'Esercito, da cui far dipendere anche tutte le organizzazioni di volontariato. Si spera che i nostri militari -piu' volte lodati per le loro capacita' nelle operazioni internazionali di peace keeping- lo siano altrettanto in questa occasione.
Non crediamo di essere eccessivi nell'individuare la situazione nelle regioni del nord, come quella di una vera e propria guerra dell'incapacita' e stupidita' umana e istituzionale contro gli abitanti del luogo.