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DIVIETO DI FUMO
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Comunicato 
7 luglio 2000 0:00
 


SPERIAMO SIA LA VOLTA BUONA E NON SI CEDA ALLE SOLITE PRESSIONI DELLA LOBBIE UNICA NAZIONALE DEL TABACCO, LO STATO.
PERCHE' NON SIA PROIBIZIONISMO OCCULTO E STRISCIANTE OCCORRE CHE CHI FUMA NON ABBIA SOLO UN DIVIETO DAVANTI A SE', MA LA POSSIBILITA' DI FARLO SENZA DARE FASTIDIO AD ALTRI.

Firenze, 7 Luglio 2000. Il Governo ha approvato uno schema di disegno di legge per vietare il fumo nei luoghi pubblici e privati frequentati da piu' persone.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Speriamo che sia la volta buona, perche' le leggi c'erano gia' tutte e non erano applicate. Altrettanto trionfalismo di quello odierno aveva accolto una simile notizia quando era ministro l'on.Rosy Bindi, e oggi siamo da capo? Il fatto che le sanzioni per i trasgressori siano aumentate non e' di per se' un deterrente, perche' se poi le norme non si applicano, va da se' che finisce come per le cinture di sicurezza sulle automobili …..
Quindi aspettiamo al varco il Parlamento, dove le pressioni della piu' importante lobbie italiana del tabacco -lo stesso Stato- non saranno secondarie per evitare la sua trasformazione in legge, o snaturarlo. E sappiamo quanto c'e' dietro una lobbie unica nazionale, tra sindacati, posti di lavoro, produttori, importatori, etc, con forme di ricatto che, fino ad oggi, hanno consentito alla situazione di essere com'e'.
Non solo, ma nonostante le buone intenzioni non-proibizioniste del ministro Veronesi, ci sara' da evitare che si trasformi in proibizionismo occulto e strisciante. Bisognera', cioe', rispondere ad una domanda fondamentale: dove e come faranno coloro che fumano? E siccome siamo in presenza di persone tossicodipendenti, vietarlo non basta. Cio' che succede con le droghe illegali, anche se decisamente piu' estremo come fenomeno, rende bene il concetto.
Una soluzione l'avevamo prospettata gia' in passato, e la ricordiamo: incentivi fiscali perche' tutti i luoghi pubblici e privati possano decidere di trasformarsi per accogliere fumatori e non fumatori; dai ristoranti ai circoli, fino agli stessi luoghi di lavoro, pubblici o privati che siano.
E' solo questione di volonta' politica ed economica, prendendo atto del fallimento dei modelli di successo che fino a poco tempo fa ci erano imposti attraverso la cultura e lo svago, e decidendo che per superarli non si puo' solo far soffrire chi li aveva sposati.
 
 
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