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ELETTRICITA' E LIBERALIZZAZIONI
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Comunicato 
19 luglio 2000 0:00
 


IL SUDDITO CONSUMATORE, COME IN REGIME DI MONOPOLIO, CONTINUA A PAGARE BEN OLTRE I COSTI VIVI DEL SUO CONSUMO, ANCHE SE LE SOCIETA' DI GESTIONE SONO PIU' DI UNA.

Firenze, 19 Luglio 2000. Due giorni fa il ministro dell'Industria ha firmato il decreto sulla concessione al gestore della rete di trasmissione nazionale dell'elettricita'. La societa', di proprieta' totale del ministero del Tesoro, ha compiti di sviluppo e manutenzione della rete nazionale. In questi giorni, inoltre, sono all'ordine del giorno le polemiche tra l'amministratore delegato dell'Enel, Franco Tato', e l'Autorita' dell'Energia in merito alle tariffe troppo alte, che sarebbero colpa o del Fisco o della rinuncia al nucleare.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Da spettatori attenti quali siamo, al di la' del tradizionale gioco delle parti che parlano di tutto per non risolvere niente e, soprattutto, nascondere le proprie responsabilita' (Enel in testa), cerchiamo di cogliere aspetti della vicenda che possano essere di qualche utilita' per i consumatori che, ovviamente, sono interessati a prezzi piu' bassi e servizio migliore.
Cosa cambia nel settore con queste vicende? Niente. Forse l'amministratore Tato' trovera' metodi piu' raffinati dell'estorsione per far pagare ai consumatori le scelte sbagliate fatte, per esempio, in Nigeria. Ma, alla fine, il metodo e' sempre lo stesso: aziende che gestiscono in regime di monopolio un servizio fondamentale e di prima necessita' e che, per farlo, non hanno un capitale di rischio, perche' c'e' sempre chi e' obbligato a pagare per loro quando sbagliano, e a non incassare mai quando qualcosa gli riesce (perche' l'Enel deve investire in telefoni e acquedotti, invece di far diminuire i prezzi al consumo?).
Una volta pensava a tutto l'Enel, oggi c'e' uno smembramento in varie societa' che, come comune denominatore, hanno la proprieta' di Stato o di Governo. Fra un po' ci sara' anche il contentino per quello che chiamano mercato: ad alcune aziende sara' concesso di fare cio' che fa l'Enel, ma col vincolo che il solito l'Enel dovra' gestire piu' del 50% del mercato: la chiamano concorrenza, liberalizzazione, privatizzazione. Noi evitiamo, per decenza lessicale, di darle un nostro epiteto e ci limitiamo a segnalare che e' sempre un monopolio, basato su sudditi pagatori e non clienti che, con le loro scelte, determinano il mercato favorendo chi gli da' un servizio migliore al prezzo migliore.
 
 
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