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FINANZIARIA
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Comunicato 
5 dicembre 2000 0:00
 


ALLA STRETTA FINALE C'E' IL RECUPERO: MUTUI USURAI, SCONTRINO FISCALE, GIORNALI DI PARTITO …. SOLO PER FARE UN ESEMPIO DI COME IL CONSUMATORE/SUDDITO CONTINUERA' A PAGARE

Firenze, 5 Dicembre 2000. Siamo alla stretta finale della Finanziaria, e dopo mesi di proposte che sono state presentate come gia' sicure, approvate, tant'e' che il cittadino medio non riesce quasi piu' a distinguere tra annuncio di un provvedimento, commento dello stesso e introduzione nel sistema legislativo, eccoci al dunque.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Solo per fare un esempio, citeremo tre casi

Tassi usurai sui mutui. Sul fotofinish l'intervento del governatore della Banca d'Italia, che ha chiesto a Governo e Parlamento di intervenire, con un ragionamento che, dal suo punto di vista, non fa una grinza, solo che dimentica che i soldi in questione non sono ne' suoi ne' dello Stato, ma dei risparmiatori, che li hanno investiti nel rispetto delle leggi, e che vorrebbero che, in altrettanto rispetto delle leggi, fosse considerata la nuova situazione dei tassi usurari che si e' determinata dopo l'approvazione della legge del 1996. Senza grandi illusioni, senza chiedere la luna, ma qualcosa che deve modificarsi prevedendo meccanismi automatici, anche per evitare l'intasamento totale della gia' bloccata giustizia civile. Vedremo come andra' a finire, tra capipolo dei consumatori che urlano l'impossibile, e la prospettiva di una soluzione all'italiana dietro l'angolo: consumatori fregati, banche soddisfatte, ma con la facciata in cui si fa credere il contrario? Non sarebbe una novita' nel sistema schizofrenico dell'economia italiana.
Scontrino fiscale. Non sara' abolita la tortura di commercianti e consumatori: dei nipotini del tabaccaio che scartano la caramella regalata dallo zio e vengono cuccati senza scontrino fiscale, dei commercianti trattati alla stregua di potenziali criminali per il solo fatto di esistere, e costretti, per questo, ad ingrassare le aziende produttrici di registratori di cassa. Ci fanno sapere che non sarebbe materia della Finanziaria, e percio' sono perplessi (sen.Giaretta, relatore della Finanziaria al Senato): misteri della politica fiscale, e di chi sarebbe la competenza, della legge sulle barche da diporto?
Giornali di partito. Nei mesi scorsi il sottosegretario al neo-incarico sull'editoria, Vannino Chiti, ci aveva piu' volte enunciato che andava ridimensionato il contributo dello Stato all'editoria di partito, anche perche' la legge in se' non era molto funzionale. Cos'e' successo? Un emendamento stabilisce un aumento di 40 miliardi di contributo, rispetto agli attuali 190. Vengono ristretti i requisiti per accedervi, ma quelli che ne usufruiranno avranno piu' soldi; e comunque il prelievo dall'erario sara' maggiore, che e' quello che per noi conta. Uno degli scandali del sistema editoriale italiano, viene cosi' rafforzato, ammodernato e reso piu' redditizio per chi ci campa sopra, pur senza quel requisito minimo che viene richiesto, invece, alla stampa non di partito: reggere sul mercato, con lettori e pubblicita'.

 
 
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