testata ADUC
LA FRANCIA CONFERMA L'EMBARGO ALLA CARNE BRITANNICA
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
9 dicembre 1999 0:00
 


E' PAZZA LA MUCCA, LA FRANCIA O L'UNIONE EUROPEA? CERCHIAMO ALMENO DI NON ESSERE PAZZI NOI.
NUOVO INVITO AL MINISTERO DELLA SANITA' PERCHE' RICONSIDERI IL SUO ALLINEAMENTO ALLE DECISIONI DI NON-EMBARGO DELL'UE.

Firenze, 9 Dicembre 1999. La Francia ha deciso: l'embargo alla carne britannica non viene levato, perche' il sospetto del perdurare dell'infezione "mucca pazza" e' tutt'altro che terminato. Le autorita' dell'Ue hanno gia' fatto sapere che e' probabile la richiesta d'intervento della Corte europea di Giustizia di Lussemburgo.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Il caso, quindi, e' tutt'altro che chiuso, come sembrava dopo quegli accordi sulle etichette dei giorni scorsi che ci avevano fatto dire "la carne britannica e' stata dichiarata sana per decreto e non per analisi scientifiche". Ovviamente siamo grati all'AFSSA (Agenzia francese sulla sicurezza sanitaria degli alimenti) e alle autorita' francesi: per la prima volta il tradizionale metodo francese di voler sempre differenziarsi e cercare di far prevalere la "francesita'" (quella che in Francia chiamano "grandeur"), da' risultati positivi al di la' del dato nazionalistico francese.
Noi siamo sempre rimasti col dubbio che l'epidemia fosse sotto controllo e individuabile, e questo grazie non solo agli studi francesi ma anche a quelli britannici, e confortati dal fatto che Paesi come gli Usa e l'Australia (per citare solo i maggiori) non avevano riscontrato le condizioni per revocare l'embargo. E questo dubbio lo abbiamo comunicato al ministero Italiano della Sanita' e al commissario europeo per Sanita' e Consumatori, l'irlandese David Byrne; entrambi ci hanno gentilmente risposto confermando le posizioni del Comitato scientifico della Ue: allo stato attuale nulla osta!
Ma ora ci domandiamo: e' pazza la mucca, la Francia o l'Unione Europea? Non lo sappiamo, e nel dubbio preferiamo non rischiare di diventare pazzi noi.
Quella attuale e' una delle classiche situazioni in cui conviene andare molto cauti e correre il rischio di sbagliare in eccesso di prevenzione che non il contrario: l'estensione del morbo della mucca pazza agli esseri umani e' cosa provata, e fintanto non ci sara' qualcosa che assomigli ad un vaccino, non vediamo perche' rischiare. Tra l'altro, per il consumo di carne, non ci sembra che l'Italia non sia autosufficiente, o che i vantaggi economici di quella britannica siano tali da indurre in tentazione la piu' povera delle mense, o che -ancora- i vantaggi nutritivi ed organolettici siano cosi' preziosi da privarne le tavole dei piu' raffinati buongustai.
Per questo rinnoviamo l'invito al ministero della Sanita' a riconsiderare l'allineamento delle sue decisioni a quelle dell'Ue, e ad istituire un proprio comitato scientifico che, a partire dai dati raccolti dall'AFSSA francese, emetta un suo verdetto.
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS