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GIOCATORI DEI CASINO' SCHEDATI DAL TESORO
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Comunicato 
22 novembre 1999 0:00
 


E QUELLI DEL GRATTA E VINCI? E QUELLI DEL LOTTO? QUESTO E' QUELLO CHE SUCCEDE IN UN REGIME DI MONOPOLIO.

Firenze, 22 Novembre 1999. Il ministero del Tesoro, grazie ad un decreto legislativo dello scorso settembre, ha imposto ai gestori dei quattro casino' italiani, di identificare coloro che cambiano in fiches da gioco somme superiori ai tre milioni di lire.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Sono cose che succedono in regime di monopolio e moralistico divieto: perche' c'e' questo alla base dell'assurda legislazione che consente solo allo Stato di gestire il gioco d'azzardo, aprendo le strade a migliaia di gestori clandestini che, proprio perche' tali, non possono che essere delinquenti, mentre il settore e' una calamita per la delinquenza organizzata che voglia ottenere migliori profitti da un mercato che ha una domanda continua.
Il nostro legislatore non solo e' convinto che "il denaro sia sporco" e che questo convincimento debba essere tale per chiunque sia da lui amministrato, ma, come conseguenza anche culturale, e' convinto che chi decide di rischiare 3 milioni di lire e' sospetto di riciclare denaro, ed e' bene sia segnalato all'autorita'.
Ma, sempre per lo Stato, non tutto il denaro e' sporco. Non ci risulta, infatti, che ci siano limiti per l'acquisto del "Gratta e Vinci", cosi' come non ci risulta che ci siano limiti per quei gruppi di persone -organizzate o meno- che si mettono insieme e fanno sistemoni milionari che giocano al Lotto. O forse il legislatore crede che questi ultimi due giochi non siano da considerarsi d'azzardo, mentre considera azzardo solo quello dei casino' (forse perche' ha visto tanti film con Frank Sinatra)?
Sono domande a cui lo Stato non rispondera' grazie all'arroganza che gli deriva dal monopolio sulla materia: lui fa quello che crede, anche eludendo i piu' elementari principi della logica; e non solo vuole guadagnare da questa situazione, ma vuole anche imporre una morale. E se la situazione continuera' ad essere questa, crediamo sia impossibile il blocco di questi continui insulti all'intelligenza degli amministrati …. dei sudditi, pardon.
 
 
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