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INTERESSI BANCARI/ ANATOCISMO
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Comunicato 
17 ottobre 2000 0:00
 


DOPO LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE, PREDISPOSTO IL MODULO PER LA RESTITUZIONE DEGLI INTERESSI NON CORRISPOSTI.

Firenze, 17 ottobre 2000. Dopo la sentenza odierna della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimo il decreto salva-interessi (art.25 comma 3 DL342/99), con cui si impediva l'accredito retroattivo degli stessi ai clienti, abbiamo predisposto un modulo con cui rivolgersi al giudice di pace per costringere la propria banca a dare il maltolto.
Vincenzo Donvito, presidente dell'Aduc, ha cosi' commentato. Avremmo preferito non doverci occupare di queste cose, perche' in un libero mercato la contrattazione degli interessi dovrebbe essere lasciata alle parti, magari con banche che -vedendo che altre non lo fanno- diventassero invitanti per i risparmiatori proprio in virtu' di queste offerte. Ma il sistema bancario italiano non conosce la parola mercato e concorrenza, e per evitare che continui a succhiare soldi indebiti e vessatori ai risparmiatori, c'e' bisogno ancora di queste leggi e di sentenze come quella odierna della Corte Costituzionale, di cui abbiamo fatto tesoro -gia' in questa prima fase, ancora indefinita, per esempio, per quando e come scatta la prescrizione della richiesta di questi interessi. Ma ci sembra opportuno avviare queste richieste presso il giudice di pace, ovviamente per quei casi che rientrano nelle competenze di questo giudice (fino a 5 milioni, dove, fino a 1 mln, si puo' entrare in giudizio senza avvocato), che comunque ci sembra riguardi la maggiorparte dei titolari di conto corrente.
 
 
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