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LEGGE DISCOTECHE
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Comunicato 
2 giugno 2000 0:00
 


LA MAGGIORANZA DEI BACCHETTONI SI APPRESTA AD APPROVARE UNA LEGGE CHE SERVIRA' SOLO A SANZIONARE I COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E I SUOI EFFETTI, SENZA SCALFIRE LE CAUSE.

Firenze, 2 Giugno 2000. E' cominciata oggi la discussione alla Camera dei deputati sul progetto di legge unificato che stabilira' le nuove norme sulle discoteche.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Dopo le prove generali sulle manifestazioni del Gay Pride, dove ognuno ha recitato la sua parte (bacchettoni e modernisti), con il risultato ovvio che la manifestazione si terra' (i patrocini o meno erano secondari rispetto al diritto di manifestazione) e i Governi di Roma e della nazione non sono caduti … ecco che le maggioranze si ricompattano, li' dove sono in grado di fare piu' danno: nella produzione di leggi proibizioniste, basate su ignoranza e considerazione degli individui come incapaci di badare a se stessi.
E' la legge in discussione per le discoteche, dove i modernisti si sono dileguati, arruolandosi nel partito dei bacchettoni, scaldandosi i muscoli anche per la discussione parlamentare della prossima settimana sulla legge della procreazione assistita.
In questa legge non c'e' nulla che vada bene, perche' e' proprio impostata per trasformare le discoteche in luoghi che i ragazzi non frequenteranno piu', riversandosi sulle feste private che -visto il clima- saranno sempre piu' clandestine e trasgressive. Il risultato che i nostri legislatori otterranno, sara' quindi il contrario di quanto si prefiggevano.
L'on.Carlo Giovanardi, inoltre, che le vorrebbe far chiudere tutte alle 3 (d'estate alle 4) e con deroghe in cui bisogna fare attenzione che non favoriscano il nomadismo da una zona all'altra, si e' dimenticato che Comuni e Regioni hanno poteri in materia, e se lo Stato dovesse intervenire imponendo la sua legge, con un sol colpo sarebbero cancellati tutti i buoni propositi di decentramento e federalismo che, un po' ovunque, sono gia' legge.
Stendiamo un velo pietoso all'obbligo per i gestori di trasformarsi in poliziotti e cani anti-droga. Come faranno? Con quali poteri? Quali mezzi tecnici? Quale conoscenza delle leggi ed esperienza di prevenzione e repressione? Ci sono, a nostro avviso, tutti i presupposti che se un gestore di discoteche fara' una cosa del genere, potra' collezionare un elenco smisurato di reati contro la persona e la privacy. E pensare che in Gran Bretagna, all'ingresso delle discoteche, ci sono funzionari della Sanita' pubblica che controllano se le pasticche di ecstasy che i giovani si portano dietro siano di qualita' buona e non adulterate o di partite sospette …… altre storie, altro Diritto, altra considerazione dell'individuo e del suo rapporto con se stesso e le leggi.
Inoltre saremmo curiosi di conoscere la professionalita' dei consulenti "del settore" degli estensori del progetto di legge, li' dove hanno pensato alle pause di 5 minuti ogni ora e mezza di ballo (ci ricorda la ginnastica obbligatoria durante il lavoro e lo studio, tipica dei Paesi a regime autoritario), e all'uso di 15 minuti -con pausa di uguale durata- delle luci stroboscopiche (che e' come dire si balla solo per 15 minuti con uguali pause). Infine gli spottoni verso la chiusura che dovrebbero informare sulle conseguenze di alcool e droga, che ci ricordano i messaggi del "Grande Fratello".
Tutto questo, ovviamente, mentre fuori delle discoteche ci sara' congestione da traffico automobilistico e mancanza di parcheggi, file di spacciatori di qualunque sostanza illegale, strade dove non si trova un vigile o un poliziotto neanche a pagarlo, totale assenza di strutture mobili di primo soccorso.
Come spesso succede, la maggioranza dei bacchettoni si appresta a sanzionare i comportamenti individuali e i suoi effetti, senza minimamente scalfire le cause e attrezzarsi per pagare il giusto prezzo per la liberta' di ognuno.
 
 
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