testata ADUC
LIBERALIZZAZIONE TRASPORTO FERROVIARIO
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
19 maggio 2000 0:00
 


E' SOLO UN AFFARE INTERNO ALL'AZIENDA FS E UN GIOCO DI EQUILIBRI PARLAMENTARI, A BENEFICIO DEGLI STESSI. LE MIGLIORIE PER GLI UTENTI? PARE CHE NON SIANO PREVISTI NELLA TABELLA DI MARCIA DEL GOVERNO E DEL PARLAMENTO.

Firenze, 19 Maggio 2000. Il ministro dei Trasporti starebbe per firmare il decreto che prevede la prima licenza di trasporto ferroviario alla nuova azienda di trasporto delle Fs. E altrettanto dovrebbe succedere con un'azienda privata di trasporto merci.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
La nuova azienda delle Fs (Itf), e' per l'appunto delle Fs. Quindi cosa c'entri questo con la fine del monopolio ferroviario, e' tutto da capire, a meno che non si faccia offesa al significato delle parole. Quella che e' semplicemente una migliore (ce lo auguriamo per loro) organizzazione dell'azienda, viene spacciato come de-monopolizzazione. Se dal 1 giugno del 2001 la Itf gestira' tutti i treni Fs, dov'e' la novita' per chi viaggia? Un'azienda che cerchera' di dare un servizio piu' attento nell'ambito del binomio qualita'/costi, perche' deve cercare di accattivarsi gli utenti, che altrimenti andrebbero altrove? Niente di tutto questo, ma solo le solite Fs che si smembrano per meglio distribuire responsabilita' e facilitare -rispetto alla quantita' di erogazione- l'intervento pubblico a sanatoria dei buchi di bilancio annuali.
La licenza alla privata Rail Traction Company, poi, e' talmente marginale -si tratta di una parte del traffico merci sulla Verona-Monaco- che nessuno se ne accorgera', oltre all'operatore che avra' avuto la fortuna di operarvici: dovendo fare, da solo, la concorrenza alle Fs -a meno che non siamo in presenza di incapaci- il successo e' garantito.
La tabella di marcia dei decreti che dovrebbero sovrintendere al processo di de-monopolizzazione, inoltre, sono lo specchio di quanto forte sia la volonta' di Governo e opposizione di non limitarsi ad un gioco di scambio favori per altri obiettivi: pressocche' zero! L'ultimo sacrificio risale allo scambio con il decreto "pulisci-liste", quando e' stato stralciato l'articolo ad hoc dal decreto cosiddetto anti-inflazione. E comunque stiamo parlando del decreto sulla Itf, che, anche se fosse passato, non avrebbe significato alcunche' nel cammino della de-monopolizzazione. Ma e' bene ricordarlo, perche' mette in evidenza come anche ai banali livelli di razionalizzazione dell'esistente, non c'e' un processo in corso, una tabella di marcia, ma solo un sopravvivere alla giornata.
I benefici per gli utenti? Sembra proprio che non siano previsti.
Intanto attrezziamoci ad affrontare un'altra stagione ferroviaria di punta con gli stessi -identici- problemi e disservizi degli anni passati, con l'aggiunta che la pazienza degli utenti e' fuori di ogni controllo, a tutto vantaggio dell'intasamento dell'unica alternativa "praticabile": il trasporto su gomma.
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS