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MARMELLATA NATURALE: PUO' ESSERE INQUINATA, PER LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA.
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Comunicato 
21 aprile 2000 0:00
 



Roma, 21 Aprile 2000. Un altra sconfitta per i consumatori: la marmellata naturale puo' essere venduta anche se inquinata.
La notizia -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- viene dalla Corte di Giustizia europea: con una sentenza (C-465/98) ha stabilito che una marmellata, venduta come genuina, puo' contenere residui di piombo, cadmio (derivati dal traffico automobilistico) e pesticidi.
La questione e' sorta in Germania dove veniva commercializzata una marmellata, prodotta in Austria, con la denominazione "naturalmente pura" e "prodotto naturale", il che faceva supporre che la conserva di frutta fosse esente da residui tossici. La vicenda e' approdata in sede europea, competente sulle etichette alimentari, e la Corte ha ritenuto che gli inquinanti fossero cosi' "diffusi" nell'ambiente che non era possibile produrre il prodotto privo di elementi inquinanti.
Si e' stabilito insomma che le etichette possono ingannare il consumatore. E' stabilito che prodotto "naturale", "biologico" "puro" sono aggettivi privi di validita'. La battaglia per il cioccolato privo di grassi vegetali al confronto e' solo l'inizio
 
 
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