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Multe. Come il comune di Terni riesce a vessare una cittadina
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Comunicato di Giulio Signorelli *
22 maggio 2010 11:48
 
Vessare una cittadina, anche se l'evidenza dei fatti e il buon senso indurrebbero scelte diverse.
E' il caso di una signora il cui figlio si procurò accidentalmente una ferita in bocca con conseguente emorragia. Trasportato con urgenza da un medico per le cure del caso, la nostra cittadina ha avuto l'ardire di lasciare la macchina in divieto di sosta, per le necessita' del caso. Immediata e' arrivata la contestazione dell'infrazione e relativa multa. Prima di pagare penso' di rappresentare i fatti al Giudice di Pace che ha riconosciuto valide le sue ragioni ed ha accolto il ricorso. Il verdetto non è stato però condiviso dal comune di Terni che ha avviato l'appello in tribunale. Di fronte alla prospettiva di dover affrontare una causa con costi ben superiori, la nostra cittadina dichiaro' di non volersi costituire e pago' la multa. Ma la' il Comune di Terni è rimasto irremovibile nell'intenzione di trascinare in giudizio la nostra cittadina che, a questo punto, si e' rivolta all'Aduc che la sosterra' nel giudizio in Appello.
Tutto questo lascia intendere come si rapportano i nostri pubblici amministratori nei confronti dei cittadini, in particolare in questa situazione con chi ha ragione da vendere.
Cosa intende fare il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo? Proseguire in questa azione vessatoria o ricorrere alla ragione e al buon senso per risolvere il caso?

* delegato Aduc di Viterbo

 
 
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