Roma, 2 Novembre 1999. Un altro pasticcio del Comune di Roma - Dipartimento II - Politiche delle entrate - Ufficio contravvenzioni, per intenderci quello delle multe e degli ausiliari del traffico (vigilini). Incredibile ma vero hanno sbagliato anche i moduli -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. Ai "verbali di violazione" (manca tra l'altro il sostantivo "accertamento") sono allegati due bollettini di conto corrente postale, con cognome e nome dell'intestatario, ma al cognome manca la prima lettera (es. astrantoni invece di Mastrantoni), ovviamente non si possono fare correzioni ma il pagamento, e' ammesso "utilizzando esclusivamente uno degli allegati bollettini di versamento" come prescrivono le indicazioni. I bollettini sono inoltre numerati con 1 e 2. Con il primo si effettua il versamento ridotto e con il secondo un versamento maggiorato, cosi' come dicono le note, ma i dati sono esattamente invertiti, il primo bollettino e' maggiorato il secondo ridotto. La terza questione riguarda le avvertenze, punto 3, dove non viene specificato che il ricorso intestato al Prefetto deve invece essere spedito all'Ufficio contravvenzioni del Comune di Roma e non al Prefetto stesso (questo anche per rendere la vita complicata ai cittadini, specialmente nell'era telematica).
In altri paesi qualcuno sarebbe stato messo alla porta ma come si dice siamo nel paese di Pulcinella e Arlecchino.