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NAPSTER E DIRITTO DI AUTORE E DI SCAMBIO
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Comunicato 
29 luglio 2000 0:00
 


LA SENTENZA DI SAN FRANCISCO APRE PROSPETTIVE INTERESSANTI ANCHE IN ITALIA? COMINCIAMO MANDANDO A CASA IL MONOPOLIO DELLA SIAE …….

Firenze, 29 Luglio 2000. La sospensione/proroga del divieto di scambio di file musicali Mp3 da parte di Napster, decisa da un tribunale di San Francisco, apre un varco sul muro monolitico del diritto d'autore, cosi' come e' stato presentato per ottenere, negli Usa, la sentenza di sospensione, e cosi' come viene considerato, anche in Italia, con l'uso di quel mastino da guardia che e' la Siae.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
La riflessione potrebbe essere anche piu' generale, sul diritto d'autore in se': se e come ha ancora senso dall'affermazione di Internet, e della conseguente globalizzazione individuale della comunicazione. I difensori del diritto d'autore ci sembrano alla stregua dei maniscalchi che, all'inizio del 1900, si opponevano all'affermarsi del motore a scoppio. Ma vogliamo andare per gradi, al di la' di dati concettuali, per il momento.
Una sentenza del genere, negli Usa, non e' una cosa lontana che non ci riguarda, specialmente nel settore dei diritti individuali e del mondo musicale. E' innegabile che e' un punto di riferimento, anche perche' lo scambio di file Mp3 non e' estraneo al nostro Paese, e non e' escluso che qualche casa discografica italiana si senta motivata a cercare di fare come la sua collega Usa: non sarebbe neanche tanto difforme da cio' che prevedono i nostri codici e, soprattutto, quella prassi che oggi e' affidata in gestione monopolista alla Siae.
Cio' che e' stato rilevante, per ora, a San Francisco, e' il fatto che da questo scambio di musica non c'e' un lucro. E quindi ci domandiamo, quale lucro c'e' quando vengono trasmessi brani musicali in feste o concerti gratuiti che, invece, devono comunque pagare una gabella forfaittaria alla Siae? La prassi e' che lo Stato, attraverso la Siae, considera lucro anche cio' che non a che fare con i soldi: considera un lucro, per esempio, il guadagno di immagine che la Pro Loco del paesello ha quando organizza una festa in piazza con il ballo liscio, e percio' gli chiede questa cifra forfaittaria per coprire i diritti d'autore che graverebbero sui brani suonati.
E' evidente che la sentenza di San Francisco ridicolizza questa prassi e il suo gabelliere, e apre prospettive interessanti per l'informazione (quindi non solo la musica) e lo scambio della stessa tra individui.
Il primo passo, a nostro avviso, dovrebbe essere l'abolizione del monopolio della riscossione e gestione del settore da parte della Siae. Questa liberalizzazione non e' nella tabella di marcia del Governo, rispetto agli impegni presi in sede comunitaria? Sappiamo che con la nuova legge sul diritto d'autore, approvata solo qualche giorno fa, il ruolo della Siae e' stato rafforzato e ampliato (con le gabelle anche sulle fotocopie degli studenti), ma ci sembra che il mondo stia andando in altra direzione.
 
 
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