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NIENTE PIU' MIELE NATURALE DAL PROSSIMO ANNO
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Comunicato 
5 novembre 1999 0:00
 



Roma, 5 Novembre 1999. Il miele naturale, quello "vergine integrale", senza trattamenti, da maggio del prossimo anno non ci sara' piu'. Effetti della legge (n.128/1998) - dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc - che e' in evidente contrasto con gli interessi dei consumatori. Le confezioni dovranno riportare la semplice denominazione "miele", che puo' anche essere sottoposto a trattamento termico per una conservazione piu' lunga. Ai produttori non converra' piu' vendere miele vergine integrale, cosi' come madre natura l'ha fatto, ma affidarsi ai processi industriali che utilizzano miele anche vecchio. Dalla Comunita' europea inoltre non giungono notizie positive. Si sta discutendo di una nuova Direttiva che definisce il miele come"...prodotto ottenuto principalmente dal nettare dei fiori". Il che significa che al miele si potra' aggiungere lo sciroppo.
Ci viene il sospetto che le istituzioni comunitarie siano un po' troppo attente agli interessi di alcuni settori industriali e poco a quello dei consumatori.


CASCO OBBLIGATORIO
UNA TOPPA PER NON AFFRONTARE LA CAUSA DEGLI INCIDENTI E MANTENERE IL SISTEMA STRADALE IN CONDIZIONI TERRIBILI.

Firenze, 5 Novembre 1999. La Commissione Lavori Pubblici del Senato ha approvato in sede deliberante il casco obbligatorio per tutti i motociclisti. Il provvedimento, se approvato come previsto a meta' novembre anche dalla Camera, dovrebbe entrare in vigore a gennaio dell'anno prossimo.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Aspettiamo le prossime mosse che, con la stessa logica, dovrebbero essere: 1) il casco obbligatorio per i ciclisti; 2) il casco obbligatorio per gli automobilisti; 3) il casco obbligatorio per i pedoni; 4) il casco obbligatorio per chi fa i lavori domestici.
Infatti se la logica e' quella di prevenire l'incidente sulle persone fisiche che maggiormente potrebbero soffrirne, non si capisce perche' le categorie di cui sopra non dovrebbero sottostare alla stessa normativa. Sappiamo quanti incidenti in automobile avrebbero meno conseguenze se chi sta nell'abitacolo portasse il casco? Non e' forse vero che i piloti che gareggiano -per esempio nei rally, con auto simili a quelle che solcano le nostre autostrade- portano il casco? E non e' forse piu' pericoloso andare in autostrada, magari con la nebbia, che non partecipare ad un rally? E quanti incidenti domestici avrebbero meno conseguenze se le casalinghe portassero il casco? E i ciclisti, non sono forse esposti al pericolo come il popolo dei motorini?
Sembra uno scherzo, ma tragicamente non lo e', perche' con l'obbligatorieta' del casco il legislatore si sara' messo la coscienza a posto e rimandera' a data senza scadenza la soluzione delle cause dell'alto numero di incidenti. Con questa norma e' come se dicesse "continua pure a fare incidenti, ma fatti potenzialmente meno male, cosi' risparmiero' tutti quelli interventi strutturali che potrebbero rendere sicura la circolazione stradale", a partire dai fondi stradali impossibili, dalle strade strette in cui passano mezzi pesanti e giganteschi, alla segnaletica insufficiente o ridicolmente punitiva (come, per esempio, i limiti di velocita' a 15/20 Kmh, o gli autovelox piazzati solo per far fare soldi alle varie polizie), etc …
Non solo, ma oltre a lavare la coscienza con poco sforzo, questo provvedimento e' fortemente lesivo della liberta' dell'individuo, anche di farsi male.
 
 
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