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NUOVE TARIFFE TELECOM
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Comunicato 
5 ottobre 1999 0:00
 

UTENTI COME LIMONI SPREMUTI GRAZIE ALLA COMPIACENZA DI AUTORITA' TLC E STATO

Firenze, 5 ottobre 1999. Seguendo le orme dei piu' raffinati metodi di distribuzione delle informazioni, Telecom Italia ci ha fatto sapere -ier sera tardi onde evitare commenti a caldo- il responso della trattativa con l'Autorita' Tlc, cosi' come il ministero delle Finanze comunica nottetempo le piu' temibili tasse o il Tesoro le reiterate elargizioni per colmare i buchi di bilancio delle aziende di Stato. Ma siamo abituati a questi effetti speciali, per cui, non stupendoci piu' di tanto, non possiamo pero' non evidenziare questa sorta di vergogna furbetta che traspare dal metodo.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Al di la' dei calcoli se l'introduzione del nuovo sistema di tariffazione conviene o meno all'utente, rimane un problema di fondo, che queste revisioni rendono ancor piu' grave: spremere e spremere ancora gli utenti come dei limoni in virtu' del potere monopolistico che ancora permane.
Sicuramente l'aver conservato lo scatto alla risposta diminuendo la durata dello stesso, penalizza le telefonate piu' brevi, ma come contraltare avvantaggia quelle piu' lunghe, e poi ce' lo "sconto" su quelle settoriali … insomma, quando si inaugura un nuovo sistema tariffario, c'e sempre da fare i confronti con quello vecchio, e gli scontenti si sommano ai contenti, anche perche' non sapremo mai se sono percentualmente piu' numerose le telefonate di meno di 3 minuti (quindi piu' costose col nuovo metodo) o quelle di piu' di tre minuti (meno costose col nuovo metodo): ognuno porta i suoi dati e, dopo un po' di giorni, nessuno ci pensa piu'.
Lo scandalo -di Telecom quanto dell'Autorita' Tlc- e' altrove: e' li' dove il lucro non e' legato al consumo ma all'esserci, cioe' al canone obbligatorio: la forma piu' trita di guadagno da posizione monopolista. L'aumento e' indiscriminato e colpisce tutte le fasce di utenti, in barba a quello che chiamano mercato delle offerte degli altri gestori. Questi ultimi, infatti, debbono obbligatoriamente far passare i propri servizi dalle forche caudine del canone Telecom. E qualunque politica commerciale per conquistare nuovi utenti e' comunque foriera di guadagno per il loro concorrente principale. Bel mercato, bella concorrenza, bel metodo per vantare utili da sbandierare agli azionisti per le piu' svariate e assistite operazioni di Borsa. E tutto questo in un mercato di girandole di partecipazioni azionarie in questa o quella societa', dove lo Stato -per quantita' o per golden share- ha sempre lo zampino.
L'anomalia italiana (frase che spesso viene utilizzata per evidenziare un piccolo male che si trasforma, invece, in specificita') in questo caso e' solo abuso di posizione dominante di mercato, abuso di potere e tutta quella sfilza di "anomalie" che rendono poco credibile tutto il restyling in corso.
L'utente e' bene che abbia ben presente questa situazione, a cui, per il momento, non c'e' alternativa, perche' gli possa servire per non lasciar correre alcunche' delle angherie e
 
 
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