ANCORA TROPPO TIMIDO E CON POCA CONSIDERAZIONE DEL CONSUMATORE Firenze, 3 Agosto 2000. Il Governo ha presentato il piano di ristrutturazione della rete di distribuzione dei carburanti.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Speriamo solo che il Governo, dopo i proclami liberalizzatori, non si faccia intimidire dalle associazioni di categoria dei commercianti, impauriti di dover far fronte al mercato con le loro capacita' piuttosto che con le rendite di posizione. Perche' anche se quello che propone il Governo non e' il massimo per il consumatore, c'e' pure il pericolo che, in nome della difesa dalla "liberalizzazione selvaggia" (ritornello noioso e scontato oggi evocato dalla Faib), si continui a restare ad un punto morto, proprio come e' successo in questi anni.
Le proposte del Governo ci sembrano molto timide li' dove pretendono di normare orari di apertura e turni di lavoro, diversificandoli secondo la tipologia del servizio offerto: l'orario di lavoro -e quindi di prolungamento dell'offerta al consumatore- non viene considerato un elemento di concorrenza. Consentire il full time solo alle grandi strutture, che gia' di per se' hanno qualcosa in piu' da offrire -e a prezzo probabilmente anche piu' basso- rispetto alle piccole stazioni di servizio a conduzione familiare, serve a discriminare quest'ultime impedendogli di crescere, e diminuendo l'offerta al consumatore.
Inoltre, ci sembra di capire, che e' in corso un ampliamento dei prodotti vendibili presso le attuali strutture, o l'apertura di nuove strutture che vendono principalmente carburanti. Quindi va nel dimenticatoio il modello francese, tanto portato ad esempio nei mesi scorsi, con i supermercati che vendono anche benzina, e che, potendo applicare anche al carburante la logica degli altri prodotti che vendono, avrebbero potuto far scendere notevolmente i prezzi al consumo.