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POLIZIA IMMOBILIZZATA, CITTADINI FREGATI, GIUSTIZIA NON APPLICATA.
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Comunicato 
20 giugno 2000 0:00
 


DAL CASO DI UNO SCIPPO, I LIMITI ALL'APPLICAZIONE DELLA GIUSTIZIA.

Firenze, 20 Giugno 2000. E' successo ieri, alla responsabile dell'ufficio stampa dell'Aduc, Donatella Poretti, mentre a Firenze si recava in ufficio in bicicletta: e' stata scippata della sua borsetta, dove c'era anche un telefonino.
Nel momento in cui ha depositato la denuncia presso la Questura, ha fatto presente che, prima che la Tim bloccasse la sua utenza, quando il telefonino era gia' nelle mani dello scippatore, era stata cercata al telefonino, e il numero risultava occupato; ragion per cui era ipotizzabile che lo scippatore stesso avesse telefonato con quell'apparecchio, e, non essendo un telefono a scheda, ma a contratto, era facilmente rintracciabile il numero o i numeri chiamati. Un buon inizio per avviare un'indagine? Si', ma in teoria, perche' in pratica la richiesta di questi numeri alla Tim, puo' essere fatta solo dal magistrato, e prima che la denuncia fatta in Questura arrivi sulla scrivania di un magistrato, che deve valutare se ne vale la pena e avviare la richiesta alla Tim, come minimo (se e' un magistrato in buona lena) passano due mesi, e siccome stiamo parlando di uno scippo e non del furto alla Banca d'Inghilterra e' facile prevedere che molte cose saranno sfumate col tempo.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Il brutto episodio accaduto alla nostra responsabile dell'Ufficio stampa e' sintomatico di un motivo che oggi si sente ripetere in ogni angolo di ogni citta': la polizia ha le mani legate.
Un detto che quasi sempre e' accoppiato a desideri forcaioli o genericamente giustizialisti, ma che, invece, deve far riflettere.
Se la polizia avesse alcuni poteri preliminari che oggi sono della magistartura, e che spesso -come nei piccoli e frequenti episodi come il nostro- non vengono utilizzati, ne avrebbe giovamento la giustizia, il quieto vivere e il buon senso. Perche' la polizia non dovrebbe poter decidere, come nel nostro caso, di avviare subito indagini che, altrimenti, sarebbe inutile condurre? Con la possibilita' di individuare in tempi strettissimi il responsabile di un reato, perche' non si crea, almeno, una sinergia (anche di luoghi fisici) tra potere giudiziario e coloro che garantiscono l'ordine pubblico?
Il nostro legislatore ha pensato bene di semplificare, con l'avvio del giudice unico, il momento del giudizio, ma perche' non pensa altrettanto per il momento delle indagini preliminari? Un'ipotesi che ben si sposerebbe con l'enorme quantita' di piccoli reati che ogni giorno sconvolgono la vita degli amministrati, e che restano solo denunciati, senza responsabili che paghino, proprio perche' la giustizia preliminare e' lenta e arriva troppo tardi.
Quando abbiamo saputo dello scippo alla nostra collega, abbiamo subito pensato a questa ipotesi e ci siamo un po' scaldati all'idea che davamo anche un aiuto alla giustizia, ma dopo un po' ci siamo svegliati, perche', senza rendercene conto, eravamo finiti i in un telefilm di Perry Mason.
 
 
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