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POSTA PRIORITARIA
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Comunicato 
5 ottobre 1999 0:00
 

SI RITORNA ALLA NORMALITA' CON L'ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL DISSERVIZIO: LE POSTE SONO SEMPRE QUELLE DEL BELPAESE.

Firenze, 5 ottobre 1999. La posta prioritaria e' il fiore all'occhiello del nuovo assetto di servizio dell'azienda amministrata da Corrado Passera, cosi' come l'Eurostar lo doveva essere per le Fs. Entrambi servizi a costo aggiunto e, sulla carta, a qualita' aggiunta. Sugli Eurostar stendiamo un velo pietoso: il fatto che nonostante il look le Fs siano vicine al fallimento, la dice lunga. Per le Pt, comunque, viste le premesse, ci sono buone possibilita'.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Le Poste stanno tornando alla normalita', quella che tutti conosciamo, fatta di non-affidabilita' e di disservizi. Proprio oggi, dopo un continuo arrivare in ritardo di lettere affrancate come posta prioritaria … e ne riceviamo … ce n'e' arrivata una che conferma l'istituzionalizzazione del disservizio.
La lettera e' stata spedita da Firenze -affrancatura posta prioritaria- il giorno 2 ottobre, ed e' arrivata oggi 5 ottobre. Se rilevassimo la consegna dopo tre giorni in un servizio -tra l'altro- nella stessa citta', come sempre l'azienda Pt ci ricorderebbe che "la consegna il giorno successivo non e' garantita al 100% nella fase attuale di sperimentazione, pur avanzata". Ma in questo caso sulla busta c'e' un vistosissimo timbro "Impostato oltre l'orario limite", una sorta di salvacondotto che apre tutte le porte e che consente tutto?
Dando per veritiero il tempo d'impostazione rilevato dalle Poste, perche' la lettera non e' arrivata il giorno 4, cioe' due giorni dopo, ma solo il giorno 5, cioe' tre giorni dopo? La lettera impostata il giorno 2 in ritardo, non era da considerare tra le prime impostate nella mattinata del giorno 3 e, quindi, degna di usufruire del servizio prioritario?
Probabilmente no, perche', inserito il "timbro magico" -nonostante la lettera fosse affrancata come posta prioritaria, cioe' con un valore del 50% in piu' rispetto a quella ordinaria- l'azienda Postale si e' sentita liberata dal dovere di quel servizio ed ha messo la lettera nel mucchio.
Ecco, quindi, l'istituzionalizzazione del disservizio. Una dimostrazione di incuria, approssimazione e disprezzo degli utenti che la dice lunga sul processo di qualificazione
 
 
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