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PREZZO DELLA TAZZINA DI CAFFE'
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Comunicato 
11 agosto 1998 0:00
 

SCOMMETTIAMO CHE NON DIMINUISCE?
PER L'ADUC LA DIMINUZIONE DEL 40% DEI PREZZI ALL'INGROSSO DEL CAFFE' BRASILIANO NON PORTERA' ALCUN VANTAGGIO AL CONSUMATORE: IL SISTEMA ITALIANO DEI PREZZI E' FATTO SOLO PER REGISTRARE AUMENTI E SOCIALIZZARE LE PERDITE.

Firenze, 11 Agosto 1998. Le derrate di caffe' brasiliano che arriveranno il prossimo autunno costeranno il 40% in meno. Cosi' le stime del Dipartimento Usa all'Agricoltura. E gia' qualcuno si azzarda a dire che la tazzina di caffe' -sicuramente la bevanda piu' diffusa in Italia- costera' meno.
" Scommettiamo che non diminuisce?" -cosi' interviene il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, e continua: "Non si e' mai verificato che un prodotto di largo consumo tipicamente italiano, come la tazzina dell'espresso, sia diminuito di prezzo a fronte di una diminuzione dei prezzi all'ingrosso. Diminuzioni si registrano in altri settori, come i personal computer per esempio, ma solo perche' il mercato non e' determinato da scelte di aziende italiane leader del settore. Sul caffe' le aziende italiane sono sicuramente leader, in modo particolare per la qualita' della tipicita' del prodotto espresso. E mai la tazzina dell'espresso e' diminuita di prezzo, ma e' sempre aumentata, legata alle vicende dei Paesi produttori e ai pagamenti effettuati con la moneta Usa.
Ora le stime Usa parlano di diminuzione dei prezzi. Ma noi restiamo tranquilli, perche' tutte le aziende italiane di un certo rilievo -e in questo caso il rilievo e' notevole- sono strutturate per privatizzare gli utili e socializzare le perdite. Forse non risponde a questa logica il cosiddetto sistema di rottamazione? Siamo sicuri che se le stime degli Usa fossero state di aumento dei prezzi all'ingrosso, gli industriali del settore, senza neanche aspettare l'arrivo delle derrate coi nuovi prezzi, avrebbero subito aumentato i prezzi. Non solo, ma se l'aumento fosse stato notevole, il Governo avrebbe subito varato non sappiamo quale rottamazione per incentivare consumi e garantire, col denaro pubblico, la stabilita' degli utili: la socializzazione delle perdite, per l'appunto.
Vorremo tanto perderla, questa scommessa. Ma non crediamo ai miracoli, e leggiamo le dichiarazioni degli industriali che gia' mettono le mani avanti: i prezzi degli altri Paesi produttori di caffe' sono stabili, e la diminuzione di quelli brasiliani va considerata in termini di differenziale rispetto ai costi di Borsa; che, tradotto in economia spicciola significa: i prezzi di vendita al dettaglio e all'ingrosso per il mercato interno, non diminuiranno, e i prezzi al consumo della tazzina di caffe' non cambieranno. Privatizzare gli utili, per l'appunto.
 
 
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